Roma – L’anno scorso, la Fed ha richiesto per la prima volta che le sei maggiori banche di investimento negli Stati Uniti mettessero alla prova la loro capacità di modellare – e resistere – a una serie di impatti e futuri dei cambiamenti climatici. Tra questi: uragani estremi, incendi e inondazioni, nonché una rapida transizione dai combustibili fossili.
La banca centrale ha pubblicato i risultati di tale esercizio giovedì pomeriggio. Il documento di 46 pagine riassume le informazioni fornite da JPMorgan Chase, Bank of America, Wells Fargo, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Citigroup.
Il rapporto chiarisce che sia i disastri naturali che la transizione verso l’energia pulita hanno implicazioni per il settore, anche aumentando la probabilità di insolvenza dei prestiti. Indica, ad esempio, che un “grave” uragano nel nord-est nel 2050 potrebbe avere un impatto su quasi la metà dei prestiti immobiliari residenziali combinati di cinque banche nella regione.
Ma a parte i dati aggregati di alto livello, l’analisi non fornisce informazioni approfondite sulla preparazione di ciascuna banca ai diversi scenari o sull’entità della minaccia.(30Science.com)