Roma – Le persone che vivono in aree più verdi hanno un rischio minore di ricovero per malattie mentali. È quanto emerge da uno studio pubblicato su The BMJ e coordinato da Shanshan Li, Tingting Ye e Yuming Guo della Monash University di Melbourne, che ha analizzato 11,4 milioni di ricoveri in 6.842 località di sette Paesi tra il 2000 e il 2019. L’esposizione alla vegetazione, misurata tramite indice satellitare di copertura verde, è risultata associata a una riduzione del 7% dei ricoveri per disturbi mentali complessivi, con effetti più marcati per disturbi da uso di sostanze (−9%), psicosi (−7%) e demenza (−6%). Secondo i ricercatori, il beneficio cresce proporzionalmente all’aumento della copertura verde, senza soglie di saturazione. L’effetto protettivo è più evidente nelle aree urbane, dove si stima che fino a 7.700 ricoveri all’anno possano essere evitati grazie a una maggiore presenza di parchi e spazi naturali. L’analisi ha inoltre mostrato variazioni stagionali, segnalando che clima e fruibilità degli spazi verdi influenzano l’impatto sulla salute mentale. Gli autori sottolineano che la promozione di ambienti verdi nelle città può ridurre la pressione sui sistemi sanitari, migliorare il benessere collettivo e offrire vantaggi economici e sociali duraturi. “Interventi di urbanizzazione sostenibile e accesso equo al verde urbano – concludono – possono diventare strumenti efficaci di prevenzione nella salute mentale”.(30Science.com)
30Science.com
Vivere nel verde riduce i ricoveri per disturbi mentali
(6 Novembre 2025)
30Science.com
Agenzia di stampa quotidiana specializzata su temi di scienza, ambiente, natura, salute, società, mobilità e tecnologia. Ogni giorno produciamo una rassegna stampa delle principali riviste scientifiche internazionali e quattro notiziari tematici: Scienza, Clima & Natura, Salute, Nuova Mobilità e Ricerca Italiana
contatti:
redazione@30science.com
+ 39 3492419582