Roma – Il workshop “Science-based Solutions for Climate Action in Africa”, organizzato da UNESCO-TWAS, è iniziato ieri, 28 ottobre, riunendo 14 relatori e 30 partecipanti impegnati a rafforzare le proprie competenze per affrontare le sfide climatiche, attraverso sessioni interattive e apprendimento collaborativo. L’evento, ospitato presso la sede dell’Unione Africana ad Addis Abeba, propone momenti di formazione dedicati alla leadership, al lavoro di squadra, all’istruzione e al ruolo delle reti comunitarie e religiose nel sostenere le persone ad affrontare e superare situazioni difficili. Tra i partecipanti figurano 10 scienziate africane da tempo impegnate nella ricerca sul clima, sostenute recentemente da uno dei TWAS-Elsevier Foundation Project Grants for Gender Equity and Climate Action; 10 fra dottorandi e dottorande che usufruiscono delle borse di dottorato TWAS-Sida PhD Scholarship for Climate Research for Students from Least Developed Countries; e 10 giovani professionisti e professioniste di Addis Abeba — alcuni provenienti da ambiti non scientifici — che hanno l’opportunità di apprendere in un contesto scientifico e arricchire le discussioni condividendo le proprie esperienze personali. I partecipanti provengono da 14 Paesi, molti dei quali classificati dalle Nazioni Unite come Paesi meno sviluppati: Bangladesh, Benin, Botswana, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico, Niger, Ruanda, Tanzania, Uganda e Zimbabwe. Il workshop è sostenuto dalla The David & Lucile Packard Foundation e dalla Elsevier Foundation. L’evento affronta alcune delle più urgenti sfide climatiche globali, esplorando soluzioni basate sulla scienza e sottolineando l’importanza della collaborazione interdisciplinare. Eventi meteorologici estremi — come ondate di calore, inondazioni e siccità — costituiscono il punto di partenza per esplorare la scienza della resilienza climatica e mettere in evidenza le strategie di adattamento.
“Partecipo a questo workshop perché voglio comprendere meglio quali sono le soluzioni scientifiche per affrontare il cambiamento climatico e rafforzare la resilienza delle nostre comunità”, ha dichiarato Lydie Stella Koutika, climatologa presso Soil Care and Environmental Studies, Repubblica del Congo. “Ma al di là delle conoscenze tecniche, sono qui per creare connessioni. Far parte di una rete di scienziati e scienziate che condividono gli stessi ideali, mi dà speranza”, ha aggiunto Koutika, che ha ricevuto un grant di ricerca TWAS-Elsevier Foundation Project Grants for Gender Equity and Climate Action per promuovere la capacità decisionale delle donne che vivono in contesti rurali nella lotta contro il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare attraverso sistemi agroforestali. “Credo che la scienza, quando è radicata nelle sfide reali e arricchita dal sapere locale, possa generare cambiamenti potenti — soprattutto in regioni come quelle del bacino del Congo. Questo workshop è un passo verso quel futuro condiviso.” La giornata di oggi è iniziata con la relazione introduttiva di Yalem Mekonnen, Fellow della TWAS dal 2022 e docente di fisiologia cellulare e umana presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Addis Abeba. Mekonnen, prima donna a diventare professoressa in Etiopia e già “ambassador scientist” della Fondazione Alexander von Humboldt (Germania) dal 2016 al 2021, ha condiviso riflessioni sul ruolo delle donne nella scienza e nella società. “Le donne hanno un ruolo fondamentale in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. La società ripone in loro grandi aspettative — dal dare alla luce e crescere i figli, all’essere educatrici, innovatrici e leader. Si assumono la maggior parte delle responsabilità, ma continuano a subire discriminazioni di genere,” ha dichiarato Mekonnen. “Non possiamo raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile senza il pieno coinvolgimento delle donne — senza di loro, il progresso non porta da nessuna parte.” Durante la sessione della tarda mattinata, i ricercatori e le ricercatrici hanno affrontato la questione climatica integrando concetti come la fiducia nel potenziale umano, la costruzione della pace e la coesione collettiva — elementi raramente considerati nei contesti scientifici.
“Questa esperienza mi spinge a imparare da esperte di clima e donne attive nelle discipline scientifico-tecnologiche,” ha detto Agnes Luhanga, beneficiaria di un TWAS-Sida grant come dottoranda in un programma di ricerca congiunto offerto dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Mzuzu, in Malawi, e dal Dipartimento di Sviluppo Globale della Cornell University (US). Luhanga, che ha fondato il Nyalu Agribusiness Hub, ha aggiunto: “Nell’ambito del mio impegno a sostegno delle donne in agricoltura, sono entusiasta di integrare nuove conoscenze nel mio lavoro e di promuovere la collaborazione nella regione. Una lezione fondamentale per me, da giovane scienziata, è che la scienza deve rimanere flessibile e responsiva nei confronti dei contesti socio-politici, per generare un impatto significativo e duraturo.”
La giornata conclusiva del workshop, prevista per domani, sarà dedicata all’alfabetizzazione climatica e all’educazione alla sostenibilità. I partecipanti saranno invitati a condividere riflessioni sull’educazione climatica, la collaborazione globale e l’impegno individuale e collettivo.(30Science.com)

