Roma – Costruire una gigantesca diga sullo Stretto di Bering potrebbe far fronte a una delle più preoccupanti – seppur ancora ipotetica – conseguenze del riscaldamento globale: l’arresto della corrente AMOC. È quanto emerge da un nuovo studio pubblicato in prerprint su arXiv e riportato da Science. La corrente AMOC è responsabile del clima mite dell’Europa occidentale e i ricercatori temono che il cambiamento climatico potrebbe farla venir meno. Secondo gli autori del nuovo studio prove paleoclimatiche suggeriscono che l’AMOC fosse più forte durante una passata era glaciale, quando i mari erano più bassi e un ponte di terra nello Stretto di Bering separava l’Oceano Artico dall’Oceano Pacifico. Ricreare artificialmente quel ponte di terra oggi potrebbe quindi rafforzare e salvare l’AMOC. Jelle Soons, dottoranda presso l’Università di Utrecht che ha guidato il lavoro di ricerca con Henk Dijkstra, oceanografo fisico, afferma che, data la potenziale vulnerabilità dell’AMOC, l’idea merita di essere presa in considerazione. “Il rischio di collasso non è certamente trascurabile”. Altri ricercatori affermano che sono necessarie molte più analisi prima che la proposta possa essere presa sul serio. “I riscontri – afferma Susan Lozier, oceanografa del Georgia Institute of Technology – e le conseguenze di tutto ciò sono enormi e ancora poco noti”. Un’enorme barriera tra gli oceani potrebbe avere ripercussioni su altre correnti, oltre che sulla fauna selvatica e sulla società. Una preoccupazione maggiore è che altri studi di modellizzazione climatica, condotti più di un decennio fa, mostrano che la chiusura dello Stretto di Bering potrebbe condannare l’AMOC, non salvarla.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Una mega diga nello stretto di Bering per bloccare le correnti oceaniche che tengono l’Europa al caldo
(8 Settembre 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla