30Science.com

Quest’anno il buco dell’ozono si è sviluppato in anticipo

(15 Settembre 2025)

Roma – Il buco dell’ozono nell’emisfero australe si è sviluppato in anticipo nel 2025, raggiungendo un’area di circa 15 milioni di km², in anticipo rispetto al 2024, quando questa soglia è stata raggiunta una settimana dopo. Lo sviluppo iniziale si è allineato più strettamente con gli andamenti osservati nel 2023 rispetto alla stagione più moderata del 2024. Sono i dati rilevati dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) che celebra la Giornata Internazionale delle Nazioni Unite per la Preservazione dello Strato di Ozono il 16 settembre, in commemorazione della firma del Protocollo di Montreal del 1987, un accordo internazionale che regola la produzione e il consumo di sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS).

Area del buco dell’ozono nell’emisfero australe nel 2025 (linea rossa) che mostra un andamento anticipato rispetto agli anni precedenti. I punti rossi tratteggiati rappresentano le previsioni più recenti. La linea nera tratteggiata rappresenta la media dal 1979 e i colori grigi indicano il percentile dell’area tra il 1979 e il 2022. Crediti: CAMS / ECMWF

Nella prima metà di settembre, avendo raggiunto una superficie stimata di 21,08 milioni di km quadrati – inferiore al massimo storico del periodo ma superiore alla media – e altre diagnosi, si sono discostate dal modello del 2023, per essere più comparabili con il 2024 e con la media del periodo 1979-2022. Laurence Rouil, Direttore del CAMS: “Il CAMS contribuisce allo sforzo globale per preservare lo strato di ozono fornendo strumenti di monitoraggio e valutazioni all’avanguardia sullo stato e l’evoluzione del buco dell’ozono, monitorando le concentrazioni di sostanze che riducono lo strato di ozono e fornendo dati e strumenti per monitorare lo strato di ozono durante tutto l’anno. Il buco dell’ozono nel 2025 mostra modelli molto variabili, il che sottolinea l’importanza di previsioni e analisi affidabili”. La durata e l’area del buco dell’ozono sono soggette a variabilità, a seconda delle dinamiche atmosferiche globali e dei fattori chimici, pertanto tali fluttuazioni sono normali.(30Science.com)

30Science.com
Agenzia di stampa quotidiana specializzata su temi di scienza, ambiente, natura, salute, società, mobilità e tecnologia. Ogni giorno produciamo una rassegna stampa delle principali riviste scientifiche internazionali e quattro notiziari tematici: Scienza, Clima & Natura, Salute, Nuova Mobilità e Ricerca Italiana contatti: redazione@30science.com + 39 3492419582