Roma – Per la prima volta in 40 anni a Panama non c’è stata emersione delle acque profonde e fredde dell’oceano e questo ha destato un serio allarme nella comunità scientifica per le possibili conseguenze ecosistemiche. È quanto spiega uno studio guidato dallo Smithsonian Tropical Research Institute (STRI) e pubblicato su PNAS. Durante la stagione secca in America Centrale (generalmente tra dicembre e aprile), gli alisei settentrionali generano fenomeni di risalita nelle acque oceaniche del Golfo di Panama. La risalita è un processo che consente alle acque fredde e ricche di nutrienti provenienti dalle profondità oceaniche di risalire in superficie.
- La nave da ricerca S/Y Eugen Seibold studia le condizioni oceaniche e atmosferiche dell’Oceano Pacifico grazie alla collaborazione tra il Max Planck Institute for Chemistry e lo STRI. Credito Steven Paton
- Andrew Sellers preleva campioni durante una spedizione con la nave da ricerca S/Y Eugen Seibold. La nave da ricerca S/Y Eugen Seibold studia le condizioni oceaniche e atmosferiche dell’Oceano Pacifico grazie alla collaborazione tra il Max Planck Institute for Chemistry e lo STRI. Credito Steven Paton
- Pellicani che si tuffano nell’Oceano Pacifico. Credito Javier Pardo
- Concentrazioni di clorofilla estremamente basse negli oceani attorno a Panama (blu = basse, rosso = alte) nel febbraio 2025, che rivelano il fallimento della risalita delle acque del 2025 nel Golfo di Panama, per la prima volta in almeno 40 anni. Credito Aaron O’Dea
- Concentrazioni di clorofilla negli oceani attorno a Panama (blu = bassa, rosso = alta) nel febbraio 2024, che mostrano il picco di produttività nel Golfo di Panama durante un periodo di tipica risalita. Credito Aaron O’Dea
- Gli eventi di risalita favoriscono una pesca altamente produttiva e aiutano a proteggere le barriere coralline dallo stress termico. Credito Natasha Hinojosa
- Gli eventi di risalita favoriscono una pesca altamente produttiva e aiutano a proteggere le barriere coralline dallo stress termico. Credito Natasha Hinojosa
Questa dinamica favorisce una pesca altamente produttiva e contribuisce a proteggere le barriere coralline dallo stress termico. Grazie a questo movimento d’acqua, il mare lungo le spiagge del Pacifico di Panama rimane più fresco durante la stagione estiva. Gli scienziati dello Smithsonian Tropical Research Institute (STRI) hanno studiato questo fenomeno e i loro dati mostrano che questa risalita stagionale, che si verifica da gennaio ad aprile, è una caratteristica costante e prevedibile del golfo da almeno 40 anni. Tuttavia, i ricercatori hanno recentemente registrato che nel 2025 questo vitale processo oceanografico non si è verificato per la prima volta. Di conseguenza, i tipici cali di temperatura e i picchi di produttività durante questo periodo dell’anno sono diminuiti. Nell’articolo recentemente pubblicato sulla rivista PNAS , gli scienziati suggeriscono che una significativa riduzione dei modelli di vento sia stata la causa di questo evento senza precedenti, rivelando come i cambiamenti climatici possano alterare rapidamente i processi oceanici fondamentali che hanno sostenuto le comunità di pescatori costieri per migliaia di anni. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare una causa più precisa e le sue potenziali conseguenze per la pesca. Questa scoperta evidenzia la crescente vulnerabilità dei sistemi di risalita oceanica tropicale che, nonostante la loro enorme importanza ecologica e socioeconomica, rimangono scarsamente monitorati. Sottolinea inoltre l’urgenza di rafforzare le capacità di osservazione e previsione del clima oceanico nelle regioni tropicali del pianeta. (30Science.com)