Lucrezia Parpaglioni

Proteine ​​di insetti e piante, il mix per un cibo più sano, verde e gustoso

(30 Settembre 2025)

Roma – Mescolare proteine di insetti, piante, funghi, fermentazione microbica e carne coltivata può portare alla creazione di cibi ibridi più sani, sostenibili, gustosi e convenienti, utili a ridurre l’impatto ambientale dell’allevamento intensivo di animali. Lo rivela uno studio guidato da David L. Kaplan, della Tufts University, pubblicato su Frontiers in Science. Secondo lo studio, ridurre l’uso industriale di animali potrebbe aiutare a ridurre l’impronta di carbonio e a migliorare la salute. “Gli alimenti ibridi potrebbero offrirci sapori e consistenze deliziosi senza spendere una fortuna o danneggiare il pianeta”, ha detto Kaplan. “L’utilizzo di alternative proteiche non comporta necessariamente costi finanziari, di gusto o nutrizionali”, ha aggiunto Kaplan. Gli ibridi possono combinare la consistenza fibrosa del micelio, le qualità nutrizionali di insetti e carne coltivata e la sostenibilità delle proteine vegetali e microbiche. Questo mix può superare limitazioni specifiche di ogni singola fonte. “Nessuna fonte proteica alternativa è perfetta, ma i prodotti ibridi ci danno l’opportunità di superare questi ostacoli, creando prodotti che sono più della somma delle loro parti”, ha dichiarato David J. McClements, dell’Università del Massachusetts Amherst. Tuttavia, permangono sfide come alti costi di produzione, scetticismo dei consumatori verso certi ingredienti, ad esempio insetti, e il rischio che alcuni prodotti ibridi siano classificati come ultraprocessati. Gli autori invitano a rivedere normative e ad incentivare la ricerca per ottimizzare e standardizzare le combinazioni proteiche.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.