Roma – I polpi sono in grado di selezionare di volta in volta il tentacolo o l’insieme di essi più appropriato per svolgere determinati compiti. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati della Florida Atlantic University, e del Marine Biological Laboratory. Il team, guidato da Chelsea Bennice, Roger Hanlon e Kendra Buresch, ha analizzato 25 video da un minuto che raffiguravano polpi selvatici filmati tra il 2007 e il 2015 nell’Oceano Atlantico e nel Mar dei Caraibi.
In generale, spiegano gli esperti, i polpi possono usare qualsiasi arto per svolgere i compiti, eppure sembrano scegliere i tentacoli da impiegare per compiti specifici. I risultati, commentano gli studiosi, rivelano dettagli interessanti sul comportamento e le abilità di questi complessi animali. I tentacoli dei polpi sono strutture costituite da quattro gruppi muscolari distinti che si sviluppano attorno a un nervo centrale. Tale conformazione consente all’arto di assumere tantissime forme ed eseguire azioni di vario tipo. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno analizzato polpi comuni (Octopus vulgaris), Octopus insularis e Octopus americanus. I filmati sono stati utilizzati per comprendere quali arti venivano utilizzati quando gli animali eseguivano uno dei quindici comportamenti distinti. I risultati mostrano che tutti gli esemplari potevano deformare tutti e otto gli arti in ogni maniera possibile e potevano eseguire tutte le azioni con ciascun tentacolo. Il gruppo di ricerca ha scoperto che gli arti su entrambi i lati del corpo venivano utilizzati in egual misura, mentre i tentacoli anteriori venivano impiegati il 64 per cento delle volte, mentre quelli posteriori nel 36 per cento dei casi. Stando a quanto emerge dal lavoro, inoltre, i tentacoli anteriori servivano più spesso a esplorare l’ambiente circostante, mentre quelli posteriori erano destinati più frequentemente alla locomozione. Questi risultati, commentano i ricercatori, mostrano per la prima volta che i polpi utilizzano arti specifici per compiti specifici, un comportamento attualmente noto solo nei primati, nei roditori e nei pesci. I dati, concludono gli autori, potrebbero essere utilizzati per migliorare i bracci robotici che imitano la funzionalità degli arti dei polpi.(30Science.com)