Roma – Nel sito pleistocenico di Gantangqing, nella Cina sud-occidentale, è stata rinvenuta una variegata collezione di strumenti di legno che risalgono a un periodo compreso tra 361 e 250 mila anni fa, e rappresentano la prima testimonianza nota di una complessa tecnologia di utensili in legno nell’Asia orientale. A descrivere il ritrovamento sulla rivista Science, gli scienziati dell’Accademia cinese delle scienze. Il team, guidato da Jian-Hui Liu e Xing Gao, ha portato alla luce una serie di manufatti, tra cui 35 oggetti in legno, che mostrano chiare prove di modellazione e utilizzo intenzionale. I risultati, commentano gli scienziati, rivelano che gli uomini del Pleistocene medio avevano realizzato questi strumenti da utilizzare non solo per la caccia, ma anche per scavare e lavorare il terreno. Sebbene sia noto che la lavorazione del legno risale a oltre un milione di anni fa, i manufatti sono piuttosto rari nella documentazione archeologica, specialmente durante il Pleistocene inferiore e medio. La maggior parte di questi strumenti è stata rinvenuta in Africa e nell’Eurasia occidentale, con esempi notevoli che includono lance e bastoni da lancio provenienti da Germania e Regno Unito, realizzati 300-400 mila anni fa. In Zambia, Israele e Italia, invece, sono stati scoperti elementi strutturali, tronchi a incastro, assi di legno e bastoni. Per quanto riguarda l’Asia orientale, si pensava che le popolazioni facessero affidamento sul bambù per la fabbricazione di utensili. Nel nuovo paper, i ricercatori descrivono chiare evidenze di modellazione, segni di intaglio, levigatura e usura negli oggetti provenienti dal sito di Gantangqing. Gli strumenti, realizzati prevalentemente in pino, spaziano da grandi bastoni da scavo a due mani a utensili manuali più piccoli, e includono anche piccoli uncini che gli autori ipotizzano fossero usati per tagliare le radici delle piante. Questi attrezzi, sostengono gli scienziati, si distinguono per una gamma ampia e diversificata, molti dei quali sono stati progettati per lo scavo e la lavorazione delle piante. Al contrario, la maggior parte dei manufatti risalenti allo stesso periodo trovati in Europa erano destinati alla caccia. La sofisticatezza di questi strumenti di legno sottolinea l’importanza di tali ritrovamenti organici per l’interpretazione del comportamento umano primitivo, specialmente nelle regioni in cui i soli strumenti di pietra suggeriscono un panorama tecnologico più primitivo e meno ingegnoso. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Trovati in Cina strumenti di legno di 300.000 anni fa
(3 Luglio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).