Lucrezia Parpaglioni

Le megattere si avvicinano agli umani e soffiano bolle a forma di anelli di fumo

(9 Giugno 2025)

Roma – Documentato per la prima volta un comportamento curioso e giocoso delle megattere: la produzione di grandi anelli di bolle, simili a anelli di fumo soffiati da un umano, durante interazioni amichevoli con esseri umani.  A farlo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del SETI Institute e dell’Università della California a Davis, pubblicato sulla rivista Marine Mammal Science.

Le megattere sono note per la loro complessa vita sociale, la diversità acustica e l’uso di bolle come strumenti per cacciare o competere per una femmina. Tuttavia, questo studio evidenzia un nuovo aspetto: le balene producono intenzionalmente anelli di bolle durante incontri amichevoli con imbarcazioni e bagnanti, apparentemente per giocare, comunicare o osservare la risposta umana. Sono stati analizzati 12 episodi di produzione di anelli, con un totale di 39 anelli prodotti da 11 balene diverse provenienti da popolazioni globali. I ricercatori interpretano questo comportamento come un segnale potenziale di intelligenza non umana e un tentativo di interazione sociale, che può offrire importanti spunti per la ricerca di intelligenza extraterrestre. Come spiega Laurance Doyle, del SETI Institute, l’evoluzione indipendente di tale comportamento curioso nelle megattere supporta l’ipotesi che forme di intelligenza non terrestri possano cercare di comunicare con noi. Il progetto WhaleSETI utilizza lo studio di sistemi di comunicazione complessi e non umani come proxy per sviluppare filtri intelligenti per l’analisi di segnali cosmici, ampliando così la nostra comprensione della comunicazione intelligente oltre la Terra. Lo studio rappresenta un passo significativo nel campo della biocomunicazione e dell’astrobiologia, sottolineando la sofisticazione comportamentale delle megattere e la loro potenziale rilevanza per la ricerca di vita intelligente nell’universo. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.