Roma – Il carcinoma mammario triplo negativo, TNBC, rappresenta una delle forme più aggressive di tumore al seno, con opzioni terapeutiche limitate, soprattutto nei pazienti senza mutazioni germinali di BRCA1/2, gBRCAwt. L’inibitore della PARP Olaparib ha mostrato efficacia nei tumori con mutazione BRCA, ma il suo ruolo in combinazione con la chemioterapia nei pazienti TNBC gBRCAwt restava da chiarire. Ora, uno studio fra i più ampi e rigorosi su questo tema, condotto dall’University of Cambridge, riportato su Nature Communications, ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’aggiunta di Olaparib a un regime chemioterapico standard in questo sottogruppo di pazienti. Lo studio è un trial clinico prospettico, randomizzato, di fase II/III, che ha arruolato 559 pazienti con carcinoma mammario triplo negativo senza mutazioni germinali BRCA1/2. La sopravvivenza libera da eventi, EFS, a 36 mesi e stata dell’80% nel gruppo Olaparib, 79% nel gruppo controllo; la sopravvivenza globale, OS, a 36 mesi è stata del 90% nel gruppo Olaparib, 87,2% nel gruppo controllo. Il regime con Olaparib è risultato sicuro e ben tollerato, grazie all’introduzione di un intervallo di 48 ore (“gap”) tra la chemioterapia e l’inizio di Olaparib, che ha ridotto la tossicità midollare senza compromettere l’attività antitumorale. L’aggiunta di Olaparib alla chemioterapia neoadiuvante, secondo il “gap schedule”, non ha migliorato il tasso di risposta patologica completa né la sopravvivenza libera da eventi o globale nei pazienti con TNBC gBRCAwt. Tuttavia, nei pazienti con mutazione germinale BRCA il regime ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza a 36 mesi, suggerendo un potenziale beneficio in questo sottogruppo specifico. Lo studio sottolinea l’importanza di una selezione molecolare accurata dei pazienti e la necessità di ulteriori ricerche per ottimizzare l’uso dei PARP inibitori in combinazione con la chemioterapia nel carcinoma mammario triplo negativo.(30Science.com)
Lucrezia Parpaglioni
Tumori: Olaparib e chemioterapia nel carcinoma mammario
(14 Maggio 2025)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.