Valentina Di Paola

Tumori: il grasso addominale indebolisce il corpo contro il cancro

(13 Maggio 2025)

Roma – Il liquido addominale ricco di lipidi, noto come ascite, svolga un ruolo centrale nell’indebolimento della risposta immunitaria nel carcinoma ovarico avanzato. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Science Immunology, condotto dagli scienziati del Trinity College di Dublino e dell’University College di Dublino. Il team, guidato da Karen Slattery, ha esaminato il modo in cui l’ascite interrompe la funzione delle cellule immunitarie, con particolare attenzione alle cellule natural killer (NK) e ai linfociti T, che svolgono un ruolo fondamentale nella capacità dell’organismo di eliminare i tumori. I risultati, commentano gli esperti, offrono nuove prospettive sulla soppressione immunitaria nel carcinoma ovarico e aprono promettenti prospettive per futuri approcci immunoterapici. Oltre il 70 per cento delle donne con tumore ovarico, evidenziano gli scienziati, riceve la diagnosi in fase avanzata. Queste pazienti presentano spesso grandi volumi di ascite, un liquido ricco di lipidi che favorisce la diffusione del tumore in tutta la cavità addominale e compromette le difese immunitarie dell’organismo.

Le cellule NK umane presentano grandi nuclei colorati in blu e goccioline di riserve di grasso colorate in rosso.
Credito
Dott.ssa Karen Slattery, Trinity College di Dublino

Nell’ambito dell’indagine, il gruppo di ricerca ha analizzato il contenuto del liquido ascitico di pazienti affette da tumore ovarico. Questo approccio ha permesso agli scienziati di identificare un gruppo di molecole di grasso, chiamate fosfolipidi, che sembrano svolgere un ruolo chiave nella disfunzione immunitaria. “I lipidi – spiega Slattery – interferiscono con il metabolismo delle cellule NK e ne sopprimono la capacità di distruggere le cellule tumorali. Bloccare l’assorbimento di questi fosfolipidi nelle cellule NK utilizzando uno specifico bloccante recettoriale può ripristinare la loro attività antitumorale”. Sebbene il sistema immunitario sia naturalmente predisposto a rilevare e distruggere le cellule tumorali, questa funzione è disattivata in molte persone con tumore ovarico, e questo lavoro suggerisce che ciò dipende in parte dall’ambiente ricco di grassi creato dall’ascite. “Il nostro lavoro – conclude Lydia Lynch, della Princeton University – segna un significativo progresso nella ricerca sul cancro ovarico, identificando un nuovo meccanismo alla base dell’insufficienza immunitaria e gettando le basi per nuove terapie in grado di ripristinare la funzionalità immunitaria in queste pazienti. Prendendo di mira la soppressione delle cellule immunitarie indotta dai grassi, i trattamenti futuri potrebbero potenziare le difese immunitarie dell’organismo per reagire e, così facendo, migliorare i risultati per le pazienti affette da cancro ovarico”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).