Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Un caso di asma su dieci può essere evitato con un ambiente urbano migliore

(16 Maggio 2025)

Roma –  La combinazione di inquinamento atmosferico, denso sviluppo urbano e spazi verdi limitati aumenta il rischio di asma sia nei bambini che negli adulti. Lo dimostra un nuovo studio condotto nell’ambito di un’importante collaborazione europea guidata da ricercatori del Karolinska Institutet. I risultati sono stati pubblicati su The Lancet Regional Health – Europa. Lo studio ha coinvolto quasi 350.000 persone di età diverse, provenienti da 14 coorti di sette paesi europei. Le informazioni sugli indirizzi di residenza di ciascun individuo hanno permesso di collegare i dati sui vari rischi ambientali nell’ambiente urbano ai singoli individui. Le esposizioni ambientali considerate includevano l’inquinamento atmosferico, le temperature esterne e il livello di densità urbana. La valutazione si è basata in parte su immagini satellitari che mostravano aree grigie, verdi o blu, vale a dire dove erano presenti edifici, spazi verdi o acqua. Durante il periodo di studio, quasi 7.500 dei partecipanti hanno sviluppato l’asma da bambini o da adulti. I ricercatori hanno scoperto che l’11,6 per cento dei casi di asma poteva essere spiegato dalla combinazione di fattori ambientali. O, per dirla in altri termini, in un ambiente favorevole, circa una persona su dieci affetta da asma non avrebbe sviluppato la malattia. La combinazione di inquinamento atmosferico, mancanza di spazi verdi e denso sviluppo urbano è stata la più problematica per lo sviluppo dell’asma. Erik Melén, professore presso il Dipartimento di Ricerca Clinica e Formazione del Södersjukhuset e coautore dello studio ha affermato: “Questo è utile per i politici e per chi si occupa di pianificazione urbana. Il metodo permette di identificare le zone a rischio nelle aree urbane esistenti, ma può essere utilizzato anche nella pianificazione di ambienti urbani futuri”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla