Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nei paesi più poveri, la fuga dei cervelli può essere un vantaggio

(22 Maggio 2025)

Roma – Non sempre la fuga dei cervelli rappresenta un problema per lo sviluppo delle nazioni. In alcuni casi può addirittura essere vantaggiosa. È quanto emerge da uno studio guidato dalla Nova School of Business and Economics e pubblicato su Science. Gli autori hanno analizzato i meccanismi complessi che collegano l’emigrazione di individui altamente qualificati dai paesi in via di sviluppo e il loro impatto sociale ed economico sui luoghi di origine. Gli autori dimostrano che questa migrazione può, nelle giuste condizioni, stimolare la crescita del capitale umano in patria – ciò che gli economisti chiamano “acquisizione di cervelli” o “circolazione di cervelli”. Quando i lavoratori qualificati perseguono opportunità all’estero, il loro successo può incentivare altri a investire nell’istruzione, alimentare lo sviluppo basato sulle rimesse e facilitare il trasferimento di conoscenze e tecnologie attraverso le reti sociali e la migrazione di ritorno. Tuttavia, questi benefici dipendono in larga misura da fattori quali un sistema educativo reattivo, la natura delle competenze richieste e il più ampio contesto economico del paese di origine. In conclusione i ricercatori sostengono che le politiche non dovrebbero cercare di limitare la migrazione, ma piuttosto di potenziarne gli effetti positivi.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla