Roma – L’esposizione di una madre all’inquinamento atmosferico durante la gravidanza può aumentare il rischio di asma nella prole adulta, secondo un nuovo studio presentato alla Conferenza Internazionale 2025 dell’American Thoracic Society. I ricercatori hanno anche scoperto che la prole presentava cambiamenti epigenetici duraturi che influenzavano i polmoni e la risposta immunitaria. Per il nuovo studio, i ricercatori hanno studiato gli effetti dell’inquinamento atmosferico materno nei topi. Nella prima fase, hanno esposto un gruppo di topi gravide a particolato atmosferico e un altro gruppo a una soluzione salina innocua. Hanno poi separato la prole in gruppi con e senza asma. Nei topi adulti le cui madri erano state esposte all’inquinamento atmosferico durante la gravidanza, si è riscontrata una maggiore costrizione delle vie aeree in risposta agli allergeni, il che ha peggiorato i sintomi dell’asma rispetto alle loro controparti. Il team ha anche scoperto che migliaia di geni nei polmoni di questi piccoli erano espressi in modo diverso rispetto a quelli delle madri non esposte. Inoltre, hanno scoperto che l’esposizione materna all’inquinamento atmosferico alterava i modelli di metilazione del DNA dei piccoli, una modifica epigenetica che controlla l’attività genica. “Ciò suggerisce un ‘effetto memoria’ epigenetico dell’esposizione prenatale all’inquinamento atmosferico che persiste fino all’età adulta, influenzando il modo in cui vengono regolati i geni correlati alla funzionalità polmonare e alla risposta immunitaria”, hanno affermato i ricercatori “ In più i livelli di inquinamento atmosferico analizzati nello studio soddisfano le linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria il che suggerisce che potrebbe essere necessario rivedere tali linee guida”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
I neonati di madri esposte allo smog rischiano forme d’asma più severe
(20 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla