Roma – Un team di ricerca internazionale, che include l’Università di Tecnologia di Graz, intende integrare particolari microrganismi nei rivestimenti per facciate così da proteggere le superfici, immagazzinare CO2 e filtrare gli inquinanti. Nell’ambito del progetto “Archibiome tattoo for resistant, responsive, and resilient cities” (REMEDY), il consorzio sta lavorando all’integrazione di comunità specificamente composte di microrganismi benefici nell’inchiostro che aderirà alle pareti esterne degli edifici, che potranno essere di diversi materiali, cemento, legno, metallo e altri materiali da costruzione. Questi “tatuaggi viventi” sugli edifici hanno lo scopo di proteggere le facciate dagli agenti atmosferici, immagazzinare CO2 e filtrare gli inquinanti dall’aria. Il Consiglio europeo per l’innovazione finanzia il progetto quadriennale con un totale di quasi tre milioni di euro nell’ambito del programma di finanziamento Pathfinder. “Sono fiduciosa che svilupperemo inchiostri adatti e una tecnologia a getto d’inchiostro personalizzata entro la durata del progetto”, afferma Carole Planchette dell’l’Università di Tecnologia di Graz “Mi aspetto anche che troveremo microrganismi adatti che sopravvivono nell’inchiostro e sotto lo stress generato dalla stampa. Sarà interessante vedere se riusciremo a rendere questo processo già pienamente riproducibile nei prossimi quattro anni. Utilizzare inchiostri vivi, quindi in evoluzione, per processi industriali come la stampa a getto d’inchiostro, che tollerano minime variazioni dei parametri, è una sfida: con il progetto REMEDY stiamo esplorando un territorio inesplorato”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Grazie a speciali “tatuaggi viventi” le facciate dei palazzi assorbono la CO2
(22 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla