Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Con declino della vita marina, si rischia boom delle emissioni di CO2

(6 Maggio 2025)

Roma – Un massiccio calo della vita marina rischierebbe di far aumentare considerevolmente le emissioni di CO2. È quanto emerge da uno studio guidato dal NORCE Norwegian Research Centre e pubblicato su Nature Communications. Gli autori hanno provato a simulare cosa accadrebbe se la vita marina scomparisse del tutto dal pianeta. Hanno scoperto che l’eliminazione della vita marina portava a un aumento significativo dei livelli di CO2 atmosferica, di circa il 50 per cento. Va però aggiunto che in questo scenario gli ecosistemi terrestri riuscirebbero comunque ad assorbire metà del carbonio che l’oceano non potrebbe assorbire senza la vita marina. Per comprendere l’importanza della vita marina nell’assorbimento delle emissioni causate dall’uomo da parte dell’oceano, i ricercatori hanno anche condotto esperimenti, simulando il clima terrestre prima che gli esseri umani iniziassero a emettere grandi quantità di CO2 (clima preindustriale, prima del 1850) e confrontandolo con una simulazione delle emissioni future. Questo è stato fatto sia con che senza vita marina. In ogni caso, se tutta la vita marina venisse eliminata, nell’atmosfera rimarrebbe molta più CO2. Questo perché, senza organismi viventi che consumano carbonio sulla superficie oceanica, il contenuto di carbonio in superficie è molto più elevato. Questo limita la capacità dell’oceano di assorbire più CO2. “Abbiamo imparato – spiegano gli autori – che la vita marina e quella terrestre collaborano per regolare il nostro clima e che la vita marina gioca un ruolo chiave nel plasmare il corso del cambiamento climatico. La nostra ricerca sottolinea chiaramente che esiste un legame tra la protezione degli ecosistemi marini e la lotta al cambiamento climatico. Un oceano sano ci fa guadagnare tempo. I danni agli ecosistemi marini possono accelerare significativamente il cambiamento climatico causato dall’uomo e mettere ulteriormente alla prova la nostra capacità di raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Preservare la funzionalità degli ecosistemi marini è essenziale per mitigare il cambiamento climatico e i rischi ad esso associati”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla