Roma – Si chiama Aurora, è un nuovo modello di intelligenza artificiale, sviluppato da Microsoft, in grado di fornire previsioni più accurate ed efficienti sulla qualità dell’aria, sulle traiettorie dei cicloni tropicali e sulla dinamica delle onde oceaniche, nonché previsioni meteorologiche ad alta risoluzione. Descritto sulla rivista Nature, questo sistema è stato presentato dagli scienziati dell’Università della Pennsylvania. Il team, guidato da Paris Perdikaris, ha addestrato Aurora su oltre un milione di ore di dati geofisici.
Le previsioni del sistema Terra, spiegano gli esperti, forniscono informazioni su una vasta gamma di processi, come il meteo, la qualità dell’aria, le correnti oceaniche, il ghiaccio marino e gli uragani. Le previsioni, aggiungono gli autori, si basano su modelli complessi costruiti su decenni di dati, che richiedono un’elaborazione articolata e spesso richiedono supercomputer e team strutturati per la manutenzione. I recenti progressi nella tecnologia dell’intelligenza artificiale hanno mostrato risultati promettenti in termini di prestazioni ed efficienza predittiva. Il loro utilizzo nelle previsioni del sistema Terra, però, non è stato ancora pienamente esplorato. Aurora, riportano gli autori, supera i modelli esistenti su qualità dell’aria, onde oceaniche, traiettorie dei cicloni tropicali e meteo ad alta risoluzione a un costo computazionale inferiore rispetto agli attuali metodi di previsione. In particolare, il sistema è stato migliore di sette centri di previsione nell’anticipare le traiettorie di cicloni a cinque giorni sul 100 per cento degli obiettivi misurati e sul 92 per cento di quelli relativi alle previsioni meteorologiche a dieci giorni. Aurora, sostengono gli scienziati, è un modello fondamentale per il sistema Terra e potrebbe essere adattato per usi che vanno oltre le previsioni meteorologiche. Il modello rappresenta un’evoluzione nell’efficienza delle previsioni del sistema Terra, concludono gli esperti, ed evidenzia il potenziale della tecnologia di intelligenza artificiale per fornire un accesso più ampio alle informazioni meteorologiche e climatiche. (30Science.com)