Valentina Di Paola

Scoperto il legame tra stimoli sensoriali ed emozioni negative

(29 Maggio 2025)

Roma – La percezione delle emozioni dipende da una rapida risposta iniziale a uno stimolo, seguita da una fase più lenta e prolungata, cruciale per l’integrazione delle informazioni e la creazione di uno stato emotivo duraturo. Ad esplorare i meccanismi alla base della formazione delle emozioni uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati di Stanford Medicine. Il team, guidato da Karl Deisseroth, Carolyn Rodriguez, Vivek Buch, Paul Nuyujukian, Isaac Kauvar, Ethan Richman e Tony Liu, ha identificato un meccanismo cerebrale comune a umani e topi, che contribuisce alla generazione di emozioni a partire da stimoli sensoriali. “Gli stati emotivi – afferma Deisseroth – sono fondamentali per la psichiatria. Capire quali segnali siano più o meno importanti è una sfida essenziale in questo campo”. I ricercatori si sono concentrati principalmente sulle risposte alle esperienze sensoriali negative, ma il modello di attività cerebrale potrebbe estendersi anche alle esperienze positive. “Se un principio dinamico cerebrale si mantiene nel corso dei millenni e in percorsi evolutivi differenti – aggiunge – è ragionevole inferire che sia importante: se qualcosa provoca dolore, ritiriamo la mano, provando rabbia e frustrazione. Se qualcosa ci spaventa, ci abbassiamo provando paura”. I ricercatori hanno utilizzato un dispositivo impiegato per misurare la pressione oculare, che causa un getto d’aria sull’occhio. Questa esperienza non è dolorosa, ma sicuramente può essere considerata spiacevole. Ripetuti e rapidi soffi oculari hanno prodotto una crescente sensazione di fastidio e portavano i partecipanti a sbattere le palpebre. L’attività cerebrale, misurata tramite elettrodi impiantati precedentemente per motivi clinici, ha mostrato un picco di attività nei primi 200 millisecondi dopo la somministrazione, in cui le terminazioni nervose trasmettevano informazioni sul gonfiore oculare nel cervello. Nei successivi 700 millisecondi, si verificava una fase separata e più duratura di attività cerebrale innescata dal gonfiore, più specificamente localizzata in un sottoinsieme di circuiti specifici del cervello associati alle emozioni. Questo schema ha mostrato l’interessante proprietà di produrre una finestra temporale estesa per la comunicazione cerebrale, che potrebbe essere correlata alle emozioni. Anche nei modelli murini, è emerso un modello bifasico molto simile. Gli autori hanno poi scoperto che la modulazione della seconda fase, ad esempio tramite ketamina, influisce sulla percezione emotiva. I risultati suggeriscono che alterazioni nella tempistica di questa attività cerebrale potrebbero contribuire allo sviluppo di condizioni caratterizzate da disfunzioni emotive. “Sarà interessante – conclude Deisseroth – esplorare come questo meccanismo possa essere coinvolto in disturbi come l’autismo e la schizofrenia. L’obiettivo è utilizzare queste scoperte per categorizzare, quantificare e potenzialmente trattare i disturbi neuropsichiatrici”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).