Roma – La durata del trattamento farmacologico per l’ADHD nei bambini e negli adolescenti finlandesi supera in media i tre anni, con un quarto dei pazienti che assume farmaci per più di sette anni; inoltre, non vi sono dati affidabili e controllati che attestino la sicurezza a lungo termine di questi farmaci nei bambini, Lo rivela uno studio condotto da Päivi Ruokoniemi e colleghi dell’Università di Turku, dell’Università di Helsinki e dell’Istituto finlandese di previdenza sociale Kela, pubblicato sulla rivista European Child & Adolescent Psychiatry. Lo studio, basato su dati di quasi 41.000 bambini e adolescenti che hanno iniziato una terapia farmacologica per l’ADHD tra il 2008 e il 2019, ha rilevato che i ragazzi che hanno iniziato la terapia all’età di 6-8 anni hanno avuto una durata mediana del trattamento di 6,3 anni, con un quarto di loro che ha proseguito per più di 9,4 anni. La prevalenza dell’uso di farmaci per l’ADHD nel 2019 era del 5-6% nei ragazzi e dell’1,3-1,5% nelle ragazze. Nonostante la crescente diffusione del trattamento farmacologico, lo studio evidenzia una significativa carenza di dati affidabili e controllati sulla sicurezza a lungo termine di questi farmaci nei bambini, dato che gli studi clinici randomizzati e controllati, richiesti dalle autorità regolatorie europee, coprono al massimo un anno di follow-up. Le ricerche osservazionali esistenti, pur numerose, non sono sufficienti a stabilire relazioni causali affidabili sugli effetti a lungo termine. Gli autori sottolineano l’importanza di iniziare la terapia farmacologica solo dopo aver valutato l’insufficienza dei trattamenti non farmacologici e raccomandano una rivalutazione annuale della necessità del trattamento da parte di un medico. Essi evidenziano inoltre la necessità di fornire informazioni chiare e complete ai caregiver e ai bambini, tenendo conto dell’età e dello sviluppo, sui benefici, i rischi e le incertezze legate ai farmaci per l’ADHD. Lo studio è stato realizzato con dati provenienti dal registro delle dispensazioni rimborsabili del Sistema Sanitario Nazionale finlandese e ha utilizzato l’analisi di sopravvivenza di Kaplan-Meier per stimare la durata del trattamento farmacologico.(30Science.com)
Lucrezia Parpaglioni
Preoccupa sicurezza farmaco a lungo termine per l’ADHD nei bambini
(15 Maggio 2025)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.