Roma – Sviluppato un promettente candidato terapeutico chiamato ALT001, per la cura di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer. A farlo un gruppo di ricerca guidato da Ok Sarah Shin, della Facoltà di Medicina dell’Università della Corea, KUCM. Lo studio è descritto su Theranostics. Il gruppo di ricerca ha scoperto un legame significativo tra infezione virale e malattia di Alzheimer, focalizzandosi sull’Herpes Simplex Virus di tipo 1, HSV-1, un virus neurotrofico che può influenzare lo sviluppo di malattie neurodegenerative. Gli scienziati hanno dimostrato che l’infezione da HSV-1 compromette la mitofagia nelle microglia, le cellule immunitarie del cervello, interrompendo così la funzione mitocondriale e la capacità di eliminare gli aggregati amiloidi, che accelerano il decorso del morbo di Alzheimer. Lo studio ha mostrato la capacità del nuovo candidato terapeutico nel sopprimere la replicazione virale di HSV-1 e alleviare la neuroinfiammazione, migliorando la funzione delle microglia infettate dal virus e la loro capacità di fagocitare gli aggregati amiloidi. Questo rappresenta una nuova strategia terapeutica che agisce non solo sul virus ma anche sui processi infiammatori e degenerativi associati all’Alzheimer. La ricerca sottolinea l’importanza di questo approccio innovativo che potrebbe aprire la strada a trattamenti per diverse malattie neurologiche virali, offrendo una prospettiva nuova rispetto alle terapie tradizionali focalizzate principalmente sui neuroni. In sintesi, ALT001 agisce migliorando la mitofagia nelle microglia, bloccando così l’effetto deleterio dell’infezione da HSV-1 sul cervello e riducendo l’infiammazione e l’accumulo di proteine tossiche, fattori chiave nella progressione della malattia di Alzheimer. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Nuovo candidato terapeutico promette di curare le malattie neurodegenerative
(16 Maggio 2025)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.