Roma – Nelle nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN), le principali cause di morte e disabilità comprendono disturbi mentali, malattie cardiovascolari, fumo e incidenti stradali. A stilare l’elenco un gruppo di studi pubblicati sulla rivista The Lancet Public Health, condotti dagli scienziati dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) della University of Washington School of Medicine di Seattle e della Yong Loo Lin School of Medicine della National University of Singapore (NUS). I gruppi di ricerca hanno analizzato i dati dal 1990 al 2021 per età, genere e posizione geografica in Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam. Nell’Associazione ASEAN, spiegano gli esperti, oltre 80 milioni di persone soffrono di disturbi mentali, con un incremento del 70 per cento rispetto al 1990. I dati mostrano inoltre che i giovani di età compresa tra 15 e 19 anni hanno registrato il maggiore aumento della prevalenza. Allo stesso tempo, 37 milioni di persone sono affette da malattie cardiovascolari. Il numero di fumatori è aumentato in tutti i paesi della regione. Il consumo annuo di tabacco nella regione, pari a 556 miliardi di unità, è stato superiore alla media globale. In aggiunta, riportano gli autori, ogni anno circa 35 milioni di individui subiscono lesioni associate a infortuni stradali. Morte e invalidità dovute ad infortuni stradali sono state particolarmente gravi in Thailandia, dove si sono registrati 30 decessi ogni 100 mila abitanti. Conflitti e terrorismo hanno causato un’elevata mortalità e morbilità in Myanmar, rendendolo la quarta causa di infortunio, con i maschi di età compresa tra 15 e 19 anni che affrontano il carico più elevato. La maggior parte del carico totale di infortuni, aggiungono gli studiosi, ha colpito i maschi di età compresa tra 15 e 19 anni, in linea con i modelli globali. Per le controparti femminili, il carico è stato più elevato tra i bambini di età compresa tra 5 e 9 anni. I risultati, sostengono gli autori, evidenziano la crisi di salute pubblica della regione, dovuta a disturbi mentali, malattie cardiovascolari, fumo e infortuni. “Senza un’azione immediata a livello nazionale – afferma Marie Ng, della NUS – le condizioni peggioreranno fino a causare un incremento dei decessi e della disabilità in tutta l’area. Dobbiamo rivedere le politiche attuali per proteggere il benessere delle persone e garantire un’adeguata allocazione delle risorse per far fronte all’evoluzione della domanda di assistenza sanitaria”. “Gli stati membri – sostiene Xiaochen Dai, primo autore e ricercatore capo presso l’IHME – dovrebbero collaborare per individuare le migliori strategie e migliorare le politiche a livello nazionale e regionale”.(30Science.com)
Valentina Di Paola
Disturbi mentali, malattie cardiovascolari, fumo e incidenti sono prima causa morte nel Sud-est asiatico
(27 Maggio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).