Roma – Gli adolescenti di età compresa tra 11 e 19 anni con problemi di salute mentale tendono a trascorrere più tempo sui social rispetto ai coetanei in salute. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour, condotto dagli scienziati dell’Università di Cambridge. Il team, guidato da Luisa Fassi, ha coinvolto oltre 3.000 ragazzi adolescenti. Comprendere le differenze nell’uso dei social media in questa fascia d’età potrebbe essere utile per progettare interventi clinici appropriati. L’utilizzo di queste piattaforme è molto diffuso tra i giovani, tanto che nel Regno Unito, il 93 per cento dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni ha aperto almeno un profilo social. Allo stesso tempo, la salute mentale degli adolescenti sta peggiorando. Precedenti studi hanno rilevato che nel Regno Unito un ragazzo su sei tra i 7 e i 16 anni e uno su quattro tra i 17 e i 19 anni soffre di un problema di salute mentale. Stando a quanto emerge dall’indagine, i partecipanti con disturbi di salute mentale riferiscono di trascorrere in media circa 50 minuti in più al giorno sui social rispetto ai loro coetanei in salute. Gli autori hanno anche scoperto che i partecipanti con disturbi di salute mentale riportavano una minore soddisfazione per il numero di amici sui social media, rispetto al resto della coorte. Allo stesso tempo, gli studiosi hanno rilevato che i partecipanti con disturbi internalizzanti, come depressione o disturbi d’ansia, trascorrevano più tempo sui social media, si confrontavano di più con altre persone sui social media e sperimentavano un maggiore effetto sul loro umore dalla quantità di feedback online. Questo sotto-insieme era anche meno propenso ad essere onesti riguardo i propri sentimenti. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, concludono gli autori, per stabilire eventuali relazioni causali tra l’uso dei social media e i problemi di salute mentale negli adolescenti e includere partecipanti di altri Paesi. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Adolescenza, con problemi mentali si usano di più i social
(5 Maggio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).