Gianmarco Pondrano d'Altavilla

USA, nasce super centro di ricerca contro l’inquinamento da PFAS

(16 Maggio 2025)

Roma – Con una sovvenzione di 8 milioni di dollari negli USA verrà lanciato un innovativo centro di ricerca per studiare e combattere l’inquinamento da PFAS. Un team di scienziati della Keck School of Medicine e della Viterbi School of Engineering dell’Università della California Meridionale (USC) ha ricevuto la sovvenzione quinquennale dai National Institutes of Health, USA. “Abbiamo ancora una comprensione incompleta degli impatti sulla salute dell’esposizione ai PFAS, incluso il loro impatto sulle malattie epatiche umane”, ha affermato Vaia Lida Chatzi, MD, PhD , professoressa di scienze della popolazione e della salute pubblica presso la Keck School of Medicine e direttrice del nuovo Centro “Questa è una delle tante incognite alle quali il nostro centro lavorerà”. Per esplorare come l’esposizione ai PFAS influenzi le cellule epatiche umane, Chatzi e il suo team impiegheranno tecniche avanzate come la modellazione sferoidale 3D. Condurranno anche uno studio di popolazione che esaminerà il legame tra l’esposizione a PFAS e le malattie epatiche nei giovani, un gruppo che affronta un rischio sproporzionato e crescente di sviluppare la patologia. Uno dei problemi principali è la contaminazione da PFAS dell’acqua potabile pubblica, che colpisce circa 200 milioni di persone in tutto il paese. I ricercatori della Viterbi School of Engineering esploreranno i metodi per rimuovere i PFAS dall’acqua inquinata, anche attraverso l’uso di microbi speciali, sostanze chimiche o metodi di riscaldamento in grado di scomporre le sostanze chimiche. “Alla USC, siamo uniti nella nostra missione di costruire un futuro più sano, sostenibile e prospero per tutti”, ha dichiarato la Presidente della USC, Carol Folt. “Il nuovo Centro rappresenta un passo importante per affrontare il crescente problema della contaminazione chimica. Questo impegno interdisciplinare non solo farà progredire la ricerca sui PFAS, ma riflette anche il nostro impegno decennale nella ricerca di soluzioni concrete alle sfide della salute ambientale”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla