Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Una precoce esposizione all’inquinamento dell’aria rischia di minare la salute degli adolescenti

(15 Maggio 2025)

Roma – I bambini esposti a livelli elevati di inquinamento atmosferico hanno maggiori probabilità di avere problemi di salute nella tarda adolescenza. È quanto emerge da uno studio guidato dall’University College di Londra e pubblicato su Scientific Reports. Gli autori hanno esaminato i dati di 9.000 giovani nati tra il 2000 e il 2002 in tutto il Regno Unito, che hanno partecipato al Millennium Cohort Study, e hanno misurato la loro esposizione a vari tipi di inquinanti atmosferici, tra cui PM2.5, PM10 e NO2. I risultati hanno evidenziato che gli adolescenti che hanno vissuto in aree inquinate durante la prima infanzia, dai due ai quattro anni, avevano un rischio fino a un terzo maggiore di segnalare uno stato di salute peggiore all’età di 17 anni. Lo studio ha inoltre scoperto che i bambini provenienti da minoranze etniche e da quartieri poveri tendono a essere esposti a livelli più elevati di inquinamento atmosferico, il che li rende più inclini a soffrire di problemi di salute e patologie croniche. Il dott. Gergo Baranyi, autore principale della ricerca, ha affermato: “Questo studio è unico nel suo genere perché è rappresentativo a livello nazionale, rendendo i nostri risultati generalizzabili alla popolazione del Regno Unito e perché ci ha permesso di seguire i bambini dalla nascita fino a quasi 20 anni di età. Penso che una delle scoperte più importanti sia stata quella di constatare le grandi disuguaglianze in termini di esposizione a diversi inquinanti atmosferici e come queste disuguaglianze tra diversi gruppi socioeconomici e gruppi di minoranze etniche persistessero durante l’infanzia.” Ha aggiunto: “Uno dei motivi per cui l’inquinamento atmosferico è più elevato tra le minoranze etniche è che vivono principalmente in aree urbane e anche in quartieri più poveri. L’inquinamento atmosferico influisce sulla salute perché minuscole particelle sono in grado di penetrare nelle vie respiratorie, entrando nel flusso sanguigno e persino nel cervello. I due principali messaggi chiave dello studio sono l’identificazione di un periodo sensibile per l’esposizione all’inquinamento atmosferico tra i tre e i sei anni e le persistenti disuguaglianze in termini di esposizione tra i gruppi di minoranze etniche e tra gli individui svantaggiati. Studi di follow-up mireranno a identificare quali specifici disturbi o problemi di salute siano correlati a questa finestra di esposizione”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla