Roma – La Crown Estate, un portafoglio finanziario di proprietà della Corona britannica che possiede i fondali marini della Gran Bretagna, ha dato il via libera all’espansione di parchi eolici ad alta densità nell’ambito degli attuali contratti di locazione dei fondali marini. Sette progetti, tra cui Rampion 2 di RWE e Dogger Bank D di SSE ed Equinor, sono destinati ad essere ingranditi di 4,7 gigawatt nell’ambito di questo programma di aumento della capacità. La Gran Bretagna ha in programma di decarbonizzare in larga misura il suo settore elettrico entro il 2030 e vuole incrementare l’energia rinnovabile, in particolare quella eolica offshore, per proteggersi dagli shock dei prezzi dei combustibili fossili. L’obiettivo è di arrivare a 50 GW di energia pulita da energia eolica offshore entro il 2030, rispetto agli attuali 15 GW. Tutti e sette i progetti dispongono di collegamenti alla rete e di infrastrutture che consentiranno una rapida implementazione e si trovano all’interno di siti eolici offshore prestabiliti, ha affermato The Crown Estate in una nota. Gus Jaspert, managing director del settore marittimo della Crown Estate, ha affermato: “Il nostro obiettivo è creare una prosperità duratura e condivisa per il Paese. L’eolico offshore ci permette di farlo, diventando un motore di crescita economica attraverso la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo della catena di approvvigionamento”.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
GB, ok all’espansione dei parchi eolici offshore sui fondali della Corona
(9 Maggio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla