Roma – Le foreste tropicale potrebbero essere utilizzate come delle vere e proprie “fabbriche naturali di sostanze chimiche vegetali” che potrebbero avere importanti usi in medicina e in altri campi. È quanto emerge da uno studio guidato dalla Washington University in St. Louis e pubblicato su Ecology. I ricercatori hanno esaminato le foglie degli alberi raccolte nell’ambito del Progetto Madidi , un’indagine su larga scala della flora nella regione del Madidi, sulle Ande in Bolivia. Il team era particolarmente interessato ai composti chimici che le piante utilizzano per proteggersi da insetti erbivori, agenti patogeni e altri nemici. Il loro obiettivo era comprendere meglio come questi composti differiscano tra le specie che crescono insieme in comunità arboree a bassa e alta quota, con climi contrastanti. Utilizzando la spettrometria di massa, una tecnologia che permette di identificare e contare le singole molecole in un campione, i ricercatori hanno scoperto un’enorme quantità di composti chimici. “Abbiamo identificato oltre 20.000 metaboliti unici in campioni di foglie di 470 specie arboree”, ha affermato Jonathan Myers, autore principale dello studio “È un livello di diversità chimica incredibile”. Oltre un terzo di questi composti erano terpenoidi, una classe di sostanze chimiche naturali che le piante usano per difendersi da insetti e malattie. Come ingredienti farmaceutici, i terpenoidi si sono già dimostrati promettenti nella lotta contro il cancro, nell’alleviare l’infiammazione e nell’eliminare virus e batteri nocivi. Circa un quarto dei composti erano alcaloidi, una classe di sostanze chimiche vegetali che costituiscono la base di molti farmaci, tra cui antidolorifici, farmaci antimalarici e trattamenti contro il cancro. La straordinaria diversità chimica delle foreste tropicali evidenzia – secondo gli autori della ricerca – la necessità di studiare e proteggere questi hotspot biologici.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Così le foreste tropicali possono diventare “fabbriche” di sostanze chimiche per l’uomo
(16 Aprile 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla