Lucrezia Parpaglioni

Scoiattolo dalle zampe di fuoco, serbatoio di mpox

(10 Aprile 2025)

Roma– Lo scoiattolo dalle zampe di fuoco, Funisciurus pyrropus, potrebbe essere un potenziale serbatoio del virus del vaiolo delle scimmie, Orthopoxvirus monkeypox. Lo rivela uno studio internazionale guidato da a Placide Mbala, epidemiologo presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Biomedica di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, riportato su Research Square. Questa scoperta è stata possibile grazie alla sorveglianza a lungo termine della fauna selvatica nel Parco Nazionale di Taï, in Costa d’Avorio. L’epidemia di vaiolo delle scimmie tra i cercocebi mori, Cercocebus atys, ha mostrato una correlazione diretta con l’infezione di uno scoiattolo dalle zampe di fuoco trovato morto nella stessa area. I genomi del virus identificati nello scoiattolo e nei cercocebi erano identici, suggerendo una trasmissione interspecie.

Leendertz e il suo team sorvegliano un gruppo di cercocebi fuligginosi per studiare agenti patogeni, come il virus del vaiolo delle scimmie, rilevanti per l’uomo. Crediti: TCP/Ane Lopez-Morales

Il vaiolo delle scimmie, causato dal virus Orthopoxvirus monkeypox, è un’infezione zoonotica diffusa principalmente in Africa centrale e occidentale. Nonostante il nome, si sospetta da tempo che i roditori africani siano coinvolti nella diffusione del virus. Recentemente, uno studio ha identificato lo scoiattolo dalle zampe di fuoco come un potenziale serbatoio del virus. La ricerca è stata condotta nel Parco Nazionale di Taï, in Costa d’Avorio, dove un gruppo di ricercatori monitora da anni le popolazioni di primati non umani. Durante un’epidemia di vaiolo delle scimmie tra i cercocebi mori, sono stati raccolti campioni di urina, feci e tessuti di animali morti, utilizzando la tecnica di metabarcoding per identificare il DNA di potenziali serbatoi virali. L’epidemia ha colpito un terzo del gruppo di cercocebi, uccidendo quattro neonati. L’analisi dei campioni ha rivelato che il virus del vaiolo delle scimmie era presente in un campione fecale raccolto prima dell’epidemia. Inoltre, è stata trovata una carcassa di scoiattolo dalle zampe di fuoco infetta da un virus identico a quello dei cercocebi. Il DNA dello scoiattolo è stato identificato nel primo campione fecale positivo di un cercocebo. I risultati suggeriscono che gli scoiattoli dalle zampe di fuoco possano essere un serbatoio del virus del vaiolo delle scimmie. La trasmissione interspecie è stata osservata attraverso la dieta dei cercocebi, che include lo scoiattolo. L’identificazione dello scoiattolo dalle zampe di fuoco come serbatoio del virus del vaiolo delle scimmie rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle epidemie. Questa scoperta potrebbe aiutare a sviluppare strategie per proteggere le comunità locali e ridurre il rischio di trasmissione. (30Science.com)

 

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.