Valentina Di Paola

Nei Caraibi c’erano predatori giganti simili a coccodrilli

(30 Aprile 2025)

Roma – Nelle isole caraibiche, sono stati individuati i resti fossili di carnivori giganti simili ai coccodrilli, e il ritrovamento potrebbe avvalorare l’idea della presenza di ponti temporanei o di una catena di isole che permetteva agli animali terrestri di viaggiare dal Sud America ai Caraibi. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, condotto dagli scienziati del Florida Museum of Natural History e dell’Università della Florida. Il team, guidato da Lázaro Viñola Lopez e Jonathan Bloch, ha descritto e valutato i resti fossili appartenenti ai Sebecidae. Questi animali, spiegano gli esperti, sono una famiglia di esemplari preistorici alti e robusti, che potevano raggiungere i sei metri di lunghezza e dominavano i paesaggi sudamericani dopo l’estinzione dei dinosauri fino a circa 11 milioni di anni fa. Qualche decennio fa, sono stati individuati due denti dalla forma affusolata e dentellata, attribuiti a un predatore al vertice della catena alimentare vissuto 18 milioni di anni fa, decisamente più grande delle specie che si riteneva abitassero i Caraibi. Il mistero si è infittito quando un altro fossile è stato portato alla luce a Porto Rico ed è stato datato a 29 milioni di anni fa. Successivamente, nel 2023, i paleontologi hanno individuato i resti di denti e vertebre, nella Repubblica Dominicana, che hanno dimostrato la presenza di grandi predatori terrestri nei Caraibi. I Sebecidae, spiegano gli esperti, erano gli ultimi membri sopravvissuti dei Notosuchia, un vasto e diversificato gruppo di coccodrilli estinti con reperti fossili che risalgono fino all’era dei dinosauri. Questo gruppo era molto diversificato sia in termini di alimentazione che di habitat, e si comportavano come dinosauri carnivori. Stando a quanto emerge dall’indagine, i fossili identificati potrebbero avvalorare l’ipotesi GAARlandia, secondo cui esisteva un sistema di ponti e catene di isole che collegavano il Sud America e i Caraibi. Se, come ipotizzano gli scienziati, i denti seghettati scoperti anche su altre isole caraibiche appartenevano effettivamente a un membro della famiglia dei Sebecidae, il percorso evolutivo di questi rettili giganti si estende ben oltre la Repubblica Dominicana. Eppure oggi sarebbe difficile trovare prove dell’esistenza dei grandi predatori terrestri. A seguito dell’estinzione di massa di 66 milioni di anni fa, predatori endemici più piccoli come uccelli, serpenti e coccodrilli si sono evoluti per colmare la lacuna nella catena alimentare. “La presenza di un grande predatore – afferma Bloch – è molto diversa da quanto era stato ipotizzato”. Sebbene i tropici siano tra i luoghi con la maggiore biodiversità della Terra, gran parte della loro storia naturale rimane un mistero. “Questo lavoro – conclude Elson Core, altra firma dell’articolo – studio rappresenta una delle tante incredibili scoperte recenti effettuate nei Caraibi. È emozionante pensare a cosa potremmo scoprire in futuro”. (30Science.com)

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).