Valentina Di Paola

I coccodrilli vivono a lungo perché sono adattabili

(16 Aprile 2025)

Roma – La longevità dei coccodrilli e la loro capacità di sopravvivere in condizioni difficili è associata alla loro estrema adattabilità. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Palaeontology, condotto dagli scienziati dell’Università dell’Oklahoma Centrale e dell’Università dello Utah. Il team, guidato da Keegan Melstrom, ha analizzato denti e crani di 99 specie estinte e 20 specie viventi di coccodrilli, per ricostruirne l’ecologia alimentare attraverso un dataset fossile che abbraccia 230 milioni di anni di storia evolutiva. Generalmente, affermano gli esperti, si tende a pensare ai coccodrilli come dei fossili viventi, perché sono sopravvissuti a ben due estinzioni di massa e sono sulla Terra da moltissimo tempo. Capire le motivazioni alla base della loro resilienza potrebbe aiutare gli ambientalisti a proteggere meglio le specie più vulnerabili del pianeta. In effetti, sostengono gli scienziati, la storia evolutiva di questi animali racconta una storia diversa. I coccodrilli fanno parte di una stirpe presente sul pianeta da oltre 230 milioni di anni, che comprende gli animali in vita e numerosi lignaggi estinti. Gli autori hanno scoperto che questi animali conducono uno stile di vita straordinariamente flessibile, sia per quanto riguarda l’alimentazione che l’habitat in cui prosperano.

“Molti gruppi strettamente imparentati con i coccodrilli e gli alligatori – afferma Melstrom – erano più diversificati, ma sono tutti scomparsi. Nel corso della storia, si sono verificate cinque estinzioni di massa. Il declino dell’habitat e le attività umane stanno contribuendo al sesto fenomeno di estinzione di massa. Capire quali tratti favoriscano la sopravvivenza in caso di cambiamenti planetari potrebbe aiutarci a proteggere meglio le specie vulnerabili”. Nell’ambito dell’indagine, gli scienziati hanno ricostruito l’ecologia alimentare dei coccodrilli alla ricerca dei fattori che hanno aiutato alcuni gruppi a prosperare nonostante le difficili condizioni ambientali che hanno portato alle estinzioni di massa del Triassico e del Cretaceo, rispettivamente 201,4 e 66 milioni di anni fa. “I coccodrilli moderni – spiega Randy Irmis, altra firma dell’articolo – si nutrono di una grande varietà di specie, dai girini agli insetti ai crostacei, fino a pesci, cervi e altri coccodrilli. Eppure, lo stile di vita uniforme degli esemplari attuali maschera un’enorme diversità di ecologie alimentari. Dopo il Triassico, i coccodrilli hanno sviluppato un numero enorme di ruoli ecologici durante l’epoca dei dinosauri”. Durante il Cretaceo superiore, però, le linee evolutive specializzate in diverse ecologie iniziarono a scomparire. Le 26 specie di coccodrilli viventi oggi riguardano prevalentemente generalisti semiacquatici. “Quando vediamo coccodrilli e alligatori – conclude Irmis – possiamo osservare il risultato di oltre 200 milioni di anni di evoluzione. I coccodrilli sono equipaggiati per sopravvivere a molti cambiamenti futuri, se siamo disposti a contribuire alla preservazione dei loro habitat”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).