Roma – Negli Stati Uniti, l’inizio della stagione di caccia è associato a un aumento degli incidenti da arma da fuoco, compresi suicidi e crimini violenti. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, condotto dagli scienziati della Harvard Medical School, di Boston. Il team, guidato da Anupam B Jena, ha utilizzato il Gun Violence Archive (GVA), un database pubblico di incidenti di violenza armata, misurando i tassi di diversi incidenti in relazione all’apertura della stagione di caccia al cervo, solitamente tra ottobre e dicembre. I ricercatori hanno preso in considerazione i dieci stati americani con maggiore attività venatoria: Alabama, Indiana, Michigan, Minnesota, Missouri, New York, Ohio, Pennsylvania, Texas e Wisconsin. Gli scienziati hanno confrontato il tasso medio settimanale pro capite di incidenti con armi da fuoco in un periodo di tre settimane intorno all’apertura della stagione di caccia al cervo con i periodi di tre settimane prima e dopo l’avvio della stagione della caccia dal 2016 al 2019. Stando a quanto emerge dall’indagine, la maggiore disponibilità di armi e munizioni potrebbe influenzare notevolmente il tasso di incidenti. In particolare, l’inizio della stagione di caccia è stato associato a un aumento relativo del 12 per cento nel tasso complessivo di incidenti con armi da fuoco. Intuitivamente, il rischio di incidenti durante le attività di caccia aumentava del 566 per cento rispetto ai periodi di controllo, ma i dati hanno rivelato aumenti di suicidi (11 per cento), violenza domestica (27 per cento), rapina (30 per cento) e incidenti legati ad alcol e sostanze (88 per cento). I risultati evidenziano che gli sforzi per promuovere la sicurezza delle armi da fuoco all’inizio della stagione di caccia potrebbero contribuire a ridurre gli incidenti con armi da fuoco, sia legati alla caccia che ad altre attività. Gli autori sottolineano però che lo studio era di natura osservazionale, per cui non è possibile trarre conclusioni definitive sulla causalità. Tuttavia, suggeriscono che una maggiore disponibilità di armi da fuoco in prossimità dell’apertura della stagione di caccia potrebbe ridurre le barriere che impediscono l’uso di armi da fuoco nei tentativi di suicidio o contro altri e potrebbe anche essere accompagnata da un maggiore interesse per le armi da fuoco e le munizioni da parte dei non cacciatori. Saranno pertanto necessari ulteriori approfondimenti, concludono gli autori, per stabilire possibili percorsi causali precisi e delineare strategie di intervento mirate. (30Science.com)
Valentina Di Paola
USA, con la caccia aumentano gli incidenti da arma da fuoco
(17 Aprile 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).