Lucrezia Parpaglioni

Scoperte le origini genetiche di labbro leporino e palatoschisi

(18 Aprile 2025)

Roma – Individuato meccanismo molecolare che può causare il labbro leporino e la palatoschisi, due tra i difetti congeniti più comuni del volto. Lo rivela uno studio del Massachusetts Institute of Technology, MIT, riportato su American Journal of Human Genetics. Il labbro leporino e la palatoschisi sono malformazioni che si manifestano quando i tessuti del labbro superiore o del palato non si fondono completamente durante i primi mesi di gravidanza, con un’incidenza di circa 1 neonato su 1.050 negli Stati Uniti. Questi difetti possono variare da forme isolate a combinazioni di entrambi, e comportano difficoltà nell’alimentazione, nel linguaggio e aumentato rischio di infezioni. La ricerca ha rivelato come varianti genetiche che influenzano il gene DDX1 possano compromettere lo splicing delle molecole di RNA transfer, tRNA, fondamentali per la sintesi proteica durante lo sviluppo embrionale facciale. Lo studio ha dimostrato che la variante genetica riduce la disponibilità di tRNA funzionali, bloccando la produzione di proteine essenziali nelle cellule embrionali del viso, impedendo così la corretta fusione dei tessuti che formano labbro e palato. In particolare, la perdita di funzione di DDX1 colpisce un sottoinsieme di tRNA che trasportano quattro amminoacidi chiave, la cui carenza può arrestare il lavoro dei ribosomi e compromettere lo sviluppo facciale. La scoperta fornisce un collegamento diretto tra il malfunzionamento del tRNA e le malformazioni craniofacciali, ampliando la comprensione dei fattori genetici alla base di queste condizioni, che finora erano attribuite a cause multifattoriali genetiche e ambientali. I ricercatori stanno ora indagando quali proteine siano maggiormente interessate da questa carenza e come lo stress cellulare derivante dal blocco ribosomiale possa essere modulato per prevenire o attenuare il danno. Inoltre, si esplorano possibili fattori ambientali, come lo stress ossidativo, che potrebbero influenzare la funzione del tRNA durante lo sviluppo embrionale, con l’obiettivo di individuare strategie preventive. Lo studio del MIT rappresenta un passo avanti significativo nell’identificazione dei meccanismi molecolari sottostanti, aprendo la strada a nuove possibilità terapeutiche e preventive. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.