Valentina Di Paola

Nuovo approccio contro la schizofrenia

(14 Aprile 2025)

Roma – Si chiama JRT, è un nuovo farmaco derivato dall’allucinogeno LSD, che potrebbe essere utilizzato in sicurezza nel trattamento della schizofrenia. A svilupparlo gli scienziati dell’Università della California a Davis, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da David E. Olson, ha evidenziato il potenziale del nuovo farmaco come opzione terapeutica per patologie come la schizofrenia, in cui le sostanze psichedeliche non vengono prescritte per motivi di sicurezza.

Un neurone corticale trattato con JRT, una molecola sintetica simile alla droga psichedelica LSD. Farmaci come la JRT potrebbero aprire la strada a nuovi trattamenti per patologie come la schizofrenia, senza le allucinazioni e gli altri effetti collaterali delle sostanze psichedeliche.
Credito
Lee Dunlap, Istituto per gli psichedelici e la neuroterapia dell’UC Davis

I ricercatori hanno progettato JRT invertendo la posizione di due atomi nella struttura molecolare dell’LSD. Questa manipolazione ha ridotto il potenziale allucinogeno della sostanza, mantenendone le proprietà neuroterapeutiche, come la capacità di stimolare la crescita neuronale e riparare le connessioni neuronali danneggiate, spesso osservate nel cervello di persone affette da malattie neuropsichiatriche e neurodegenerative. Il farmaco è stato testato in un modello murino. “Trasponendo solo due atomi nell’LSD – afferma Olson, anche co-fondatore e responsabile dell’innovazione di Delix Therapeutics – abbiamo migliorato significativamente il profilo di selettività del JRT e ridotto il suo potenziale allucinogeno. JRT ha mostrato potenti effetti neuroplastici, migliorando le condizioni e sintomi dei topolini, senza esacerbare i comportamenti e l’espressione genica associati alla psicosi”. Questi risultati, osservano gli esperti, dimostrano la possibilità di utilizzare sostanze psichedeliche come l’LSD come punto di partenza per creare farmaci migliorati. Il gruppo di ricerca ha impiegato quasi cinque anni per completare il processo di sintesi in 12 fasi per produrre JRT. La molecola prende il nome da Jeremy R. Tuck, ex studente laureato nel laboratorio di Olson, primo a sintetizzarla e coautore del paper. La sperimentazione ha rivelato che JRT è molto potente e altamente selettiva nel legarsi ai recettori della serotonina, in particolare ai recettori 5-HT2A, la cui attivazione è fondamentale per promuovere la crescita dei neuroni corticali. La JRT ha promosso la neuroplasticità, ovvero la crescita delle connessioni cellulari nel cervello, portando a un aumento del 46 per cento nella densità delle spine dendritiche e un incremento del 18 per cento della densità delle sinapsi nella corteccia prefrontale. Non sono stati osservati comportamenti di tipo allucinogeno che si verificano in caso di somministrazione di LSD. JRT ha prodotto forti effetti antidepressivi, risultando circa 100 volte più potente della ketamina, l’antidepressivo ad azione rapida più all’avanguardia. “Questo farmaco – conclude Olson – ha un potenziale terapeutico estremamente elevato. Attualmente la stiamo testando in altri modelli di malattia, migliorandone la sintesi e creando nuovi analoghi della JRT che potrebbero essere ancora più efficaci”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).