Valentina Di Paola

La popolazione europea si adatta meglio al freddo che al caldo

(10 Aprile 2025)

Roma – L’Europa ha meno difficoltà ad adattarsi al freddo rispetto al caldo. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health, condotto dagli scienziati del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) e del Barcelona Supercomputing Centre (BSC). Il team, guidato da Zhao-Yue Chen e Joan Ballester Claramunt, ha analizzato i dati relativi a temperatura e mortalità in oltre 800 regioni in 35 paesi europei dal 2003 al 2020. I ricercatori hanno scoperto che il rischio di decesso associato alle temperature più basse è diminuito del due per cento all’anno, mentre le probabilità di morire a causa del freddo sono calate di circa un per cento ogni anno. Nell’ambito dell’indagine, gli scienziati hanno sviluppato il concetto di Extreme-Risk Temperature (ERT). Questo indice, spiegano gli esperti, permette di incrociare le informazioni a disposizione, distinguendo le diverse aree geografiche. Gli studiosi hanno preso in considerazione le variazioni nella mortalità per riflettere gli adattamenti alla temperatura nel tempo. I risultati hanno mostrato che nel periodo 2003-2020 l’Europa ha sperimentato 2,07 giorni pericolosamente freddi in meno ogni anno. Non tutte le regioni sono state colpite allo stesso modo. In particolare, le zone dell’Europa sud-orientale erano associate a giornate pericolosamente calde e fredde più frequenti, con un rischio di mortalità più elevato. “Siamo diventati più abili nel gestire le basse temperature – afferma Chen – stiamo diventando anche più resilienti al caldo, ma il percorso di adattamento è più lento. La disparità geografica osservata è riconducibile in parte a fattori socioeconomici, tra cui inadeguati isolamenti delle abitazioni, minori spese sanitarie pubbliche e accesso limitato al supporto sociale o all’assistenza per le popolazioni vulnerabili”. “I nostri risultati – aggiunge – evidenziano i notevoli progressi compiuti nell’adattamento al freddo, ma anche la minore efficacia delle strategie sviluppate per far fronte alla mortalità correlata al caldo”. Il gruppo di ricerca ha anche esaminato la frequenza con cui le temperature estreme a rischio si sono verificate in giorni con livelli di inquinamento superiori ai limiti raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). La combinazione di questi due fattori si è verificata nel 60 e nel 65 per cento dei giorni pericolosamente caldi e freddi, rispettivamente. Nel corso del tempo, la frequenza della combinazione dei due fattori è diminuita, ad eccezione del legame tra giorni pericolosamente caldi e livelli di ozono. “Con l’intensificarsi del riscaldamento globale – conclude Chen – gli episodi combinati di calore e ozono stanno diventando una preoccupazione inevitabile e urgente per l’Europa. Dobbiamo sviluppare strategie specifiche per affrontare gli inquinanti secondari, perché gli impatti sulla salute delle temperature estreme e dell’inquinamento atmosferico non sono completamente indipendenti”. (AGI) Valentina Di Paola

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).