Lucrezia Parpaglioni

La danza e le ninne nanne non sono comportamenti umani universali

(30 Aprile 2025)

Roma – La danza e le ninne nanne non sono comportamenti umani universali, il che mette in discussione l’idea che il canto e la danza sociale siano intrinseci alla condizione umana. È quanto emerge da uno studio condotto dall’antropologo, Manvir Singh, professore associato di antropologia presso l’Università della California, Davis, in collaborazione con Kim Hill, dell’Arizona State University, pubblicato su Current Biology. La ricerca si basa su 43 anni di ricerca etnografica con gli Aché del Nord, una popolazione indigena del Paraguay. I ricercatori hanno osservato che, a differenza di molte altre culture, gli Aché del Nord non praticano danze o canti rivolti ai bambini, né ninne nanne, sebbene gli adulti cantino occasionalmente in contesti limitati e individuali. I genitori Aché calmano i bambini attraverso il linguaggio giocoso e l’interazione facciale, ma non con il canto o la danza infantile. Questo suggerisce che tali comportamenti non siano innati o universali, ma piuttosto appresi e culturalmente trasmessi. Secondo Singh e Hill, la perdita di queste pratiche tra gli Aché del Nord potrebbe essere dovuta a eventi storici che hanno ridotto drasticamente la loro popolazione o all’influenza di insediamenti nelle riserve, che hanno portato alla scomparsa di altre tradizioni culturali come lo sciamanesimo e le cerimonie della pubertà. La ricerca sostiene quindi che la danza e le ninne nanne siano comportamenti culturali inventati, modificati e trasmessi socialmente, analogamente a pratiche come l’accendere il fuoco, e non semplicemente espressioni biologiche innate. La scoperta ha importanti implicazioni per la comprensione evolutiva della musica e delle tradizioni sociali umane, indicando che la trasmissione culturale gioca un ruolo cruciale nel mantenimento di tali comportamenti, più di quanto precedentemente sospettato. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.