Lucrezia Parpaglioni

Il cervello è il primo a rilevare l’intenzione del movimento

(18 Aprile 2025)

Roma – Scoperto legame temporale tra intenzioni e azioni, il che fa sembrare che le azioni si verifichino più velocemente quando sono intenzionali.  Lo rivela uno studiodei ricercatori dell’Università del Minnesota, guidati da Jean-Paul Noel, pubblicato su PLOS Biology. La ricerca indaga il legame temporale tra l’intenzione di muoversi e l’azione motoria effettiva. Lo studio ha utilizzato un’interfaccia cervello-macchina su un partecipante paralizzato, con 96 elettrodi impiantati nella corteccia motoria della mano, per disaccoppiare intenzioni, azioni e i loro effetti. Attraverso l’analisi dei segnali neurali, è stato possibile identificare schemi di attività cerebrale associati all’intenzione di stringere una palla e alla successiva attivazione muscolare. I risultati mostrano che l’attività neurale nella corteccia motoria primaria coincide temporalmente con l’esperienza soggettiva dell’intenzione di muoversi, con un intervallo percepito medio di circa 71 millisecondi tra intenzione e azione reale. Manipolando sperimentalmente la sequenza degli eventi, ad esempio stimolando la mano senza intenzione volontaria o impedendo l’azione pur mantenendo l’intenzione, i ricercatori hanno dimostrato che la percezione temporale dell’azione cambia, confermando un legame stretto e compresso tra intenzione e movimento. Le registrazioni neurali hanno evidenziato che la corteccia motoria primaria codifica queste intenzioni in modo sincronizzato con la consapevolezza soggettiva del volere muoversi, contrariamente a studi precedenti che avevano localizzato l’intenzione in aree frontali del cervello con anticipo fino a un secondo. Lo studio contribuisce al dibattito sul libero arbitrio e sulla relazione tra attività cerebrale e coscienza dell’intenzione, sottolineando che l’ultimo nodo corticale prima dell’attivazione motoria è coinvolto simultaneamente all’esperienza conscia del volere agire. (30Science.com)

 

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.