Lucrezia Parpaglioni

Identificata rara variante genetica nel gene GPR156 legata alla depressione

(14 Aprile 2025)

Roma – Identificata una rara variante nel gene GPR156, un recettore accoppiato a proteine G, GPCR, associata a un aumentato rischio di disturbo depressivo maggiore, MDD; il gene è espresso prevalentemente nell’abenula mediale, una regione cerebrale coinvolta nella regolazione dell’umore e nella risposta allo stress. Lo rivela uno studio, guidato da Bradley R. Miller, della Columbia University, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. La ricerca ha coinvolto analisi genomiche su una famiglia estesa di Mennoniti del Vecchio Ordine, combinando modelli murini per validare i risultati. Gli autori hanno effettuato un sequenziamento genomico di 78 individui della comunità Mennonita, con valutazioni psichiatriche approfondite. Topi privi di Gpr156, o knockout, e topi che esprimono la variante umana mutata di GPR156 sono stati confrontati con controlli wild-type. Infine, gli scienziati hanno svolto valutazioni comportamentali, attraverso test per perseveranza, evitamento dello stress e risposta acustica di sussulto. Secondo i risultati, i topi con la variante mutante di GPR156 mostravano iperattività in questa regione, correlata a sintomi simil-depressivi. L’assenza di Gpr156 induceva comportamenti analoghi, come ridotta perseveranza e maggiore sensibilità allo stress. Trattamenti con fluoxetina o imipramina miglioravano parzialmente i sintomi nei topi mutanti, suggerendo un meccanismo dipendente dalla serotonina. Secondo lo studio, GPR156 modula l’attività delle proteine G di tipo Gi2/3, coinvolte nella segnalazione intracellulare legata all’umore. GPR156 rappresenta un potenziale bersaglio per farmaci antidepressivi, data la sua influenza diretta sui circuiti cerebrali implicati nella depressione. Studi precedenti hanno evidenziato il ruolo di geni come DRD2, recettore della dopamina, e CYP7B1, metabolismo degli steroidi, nel MDD, confermando la complessa eterogeneità genetica del disturbo. La ricerca sottolinea l’importanza di studi genetici su popolazioni isolate per identificare varianti rare con effetti significativi. La scoperta del legame tra GPR156, iperattività dell’abenula mediale e depressione apre nuove strade per terapie personalizzate, soprattutto in casi resistenti ai trattamenti convenzionali. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.