Lucrezia Parpaglioni

I genomi delle scimmie forniscono indizi sull’origine dell’umanità

(14 Aprile 2025)

Roma – Sequenziati i genomi completi di sei specie di scimmie antropomorfe: scimpanzé, bonobo, gorilla, orango del Borneo, orango di Sumatra e gibbone siamango, fornendo un passo significativo per comprendere le differenze genetiche tra esseri umani e le altre scimmie. Lo rivela uno studio della Pennsylvania State University, riportato su Nature. Gli obiettivi principali di questo studio sono comprendere l’evoluzione umana, analizzando i genomi delle scimmie antropomorfe per capire meglio i fattori genetici che distinguono gli esseri umani dalle altre specie; contribuire agli sforzi di conservazione delle scimmie, specie a rischio di estinzione come gli oranghi del Borneo e studiare le variazioni del DNA che rendono le scimmie resistenti a determinate malattie, come l’AIDS. I ricercatori hanno utilizzato tecniche di sequenziamento avanzate e algoritmi per leggere lunghi segmenti di DNA e assemblarli in sequenze complete per ciascun cromosoma. Questo approccio ha permesso di scoprire tra 770 e 1.482 nuovi geni per ciascuna specie e strutture di DNA insolite in regioni precedentemente inaccessibili. Secondo i risultati, ogni specie ha mostrato un numero significativo di nuovi geni potenzialmente coinvolti in funzioni specifiche. Inoltre, sono state identificate strutture genetiche uniche che potrebbero influenzare l’evoluzione e l’adattamento delle specie. Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle differenze genetiche tra esseri umani e scimmie antropomorfe. I risultati potranno contribuire non solo alla conservazione delle specie a rischio ma anche allo sviluppo di nuove strategie mediche basate sulla resistenza genetica delle scimmie a certe malattie. Le informazioni genetiche raccolte potranno essere utilizzate per migliorare la nostra comprensione dell’evoluzione umana e per sviluppare nuove terapie basate sulle differenze genetiche tra specie. Inoltre, il sequenziamento dei genomi delle scimmie potrebbe aiutare a identificare geni coinvolti nella resistenza a malattie come l’AIDS, fornendo nuove prospettive per la ricerca medica. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.