Lucrezia Parpaglioni

ECMWF introduce un modello per la previsione degli incendi boschivi

(1 Aprile 2025)

Roma – Compiuto un passo significativo nella previsione degli incendi boschivi con l’introduzione del modello Probability of Fire, PoF, basato su tecnologie di apprendimento automatico. Il nuovo approccio, pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista Nature Communications, http://10.21957/823c252b4fsi deve all’impegno del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine, ECMWF. Lo studio promette di migliorare l’accuratezza e la localizzazione delle previsioni rispetto agli indici tradizionali basati esclusivamente su parametri meteorologici. “Il modello PoF integra dati meteorologici con altre variabili chiave, come la densità umana, la vegetazione e il suo stato di secchezza”, ha detto Francesca Di Giuseppe, autrice principale dello studio. “Questo approccio olistico consente di identificare con maggiore precisione le aree a rischio di innesco, superando i limiti del tradizionale Fire Weather Index, FWI, utilizzato dal Global Wildfire Information System, GWIS, e da altri sistemi regionali di allerta precoce”, ha continuato Di Giuseppe. “Ad esempio, durante gli incendi boschivi che hanno colpito Los Angeles nel gennaio 2025, il modello PoF ha dimostrato una capacità superiore nel localizzare i punti caldi rispetto al FWI”, ha aggiunto Di Giuseppe. “Incorporando dati satellitari e parametri ambientali, il PoF ha fornito previsioni più mirate e affidabili, riducendo il rischio di sovrastime e migliorando la gestione delle emergenze”, ha spiegato Di Giuseppe. “Negli ultimi anni, incendi devastanti in Grecia, Portogallo e Canada hanno evidenziato la necessità di strumenti predittivi più avanzati; l’integrazione dell’intelligenza artificiale e dei dati ad alta qualità rappresenta un punto di svolta nella protezione di vite ed ecosistemi”, ha spiegato Florence Rabier, direttrice generale dell’ECMWF, Questo studio segna un passo avanti cruciale per affrontare gli effetti del cambiamento climatico, che intensifica eventi estremi come gli incendi boschivi. Con l’adozione del modello PoF da parte del Copernicus Emergency Management Service, CEMS, l’ECMWF sta posizionando l’Europa all’avanguardia nella gestione dei rischi naturali attraverso tecnologie innovative.(30Science.com)

 

 

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.