30Science.com

Curare l’ipertensione può ridurre il rischio di demenza

(22 Aprile 2025)

Roma – Ridurre la pressione alta contribuisce a diminuire sostanzialmente il rischio di demenza e deterioramento cognitivo. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, condotto dagli scienziati dell’Università del Texas Southwestern Medical Center. Il team, guidato da Jiang He, ha coinvolto quasi 34 mila pazienti, arruolati per una sperimentazione clinica di fase tre. I risultati, commentano gli autori, suggeriscono l’importanza di monitorare la pressione arteriosa tra i pazienti con ipertensione per ridurre il carico globale legato alla demenza. Secondo le stime degli scienziati, il numero di persone affette da deterioramento cognitivo aumenterà da 57,4 milioni di casi registrati nel 2019 a 152,8 milioni entro il 2050, con un impatto più elevato nei paesi a basso e medio reddito. Ricerche precedenti suggeriscono che interventi sullo stile di vita, come una dieta sana e l’attività fisica regolare, potrebbero contribuire a ridurre l’incidenza della demenza. È stato inoltre rilevato che l’ipertensione non trattata è associata a un rischio del 42 per cento più elevato di sviluppare deterioramento cognitivo rispetto alle controparti in salute. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno coinvolto 33.995 pazienti con ipertensione non trattata, che abitavano in villaggi della Cina rurale. 17.407 pazienti hanno ricevuto farmaci antipertensivi e coaching sanitario sul monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa, cambiamenti nello stile di vita (tra cui perdita di peso, riduzione del sodio nella dieta e riduzione dell’alcol) e aderenza alla terapia farmacologica. Le persone nel gruppo di controllo sono state formate sulla gestione della pressione arteriosa e hanno misurato la pressione arteriosa in un contesto sanitario. Nell’arco di 48 mesi, gli autori hanno scoperto che il gruppo di intervento ha ottenuto un migliore controllo della pressione arteriosa, con un numero maggiore di pazienti che hanno raggiunto i livelli target, rispetto al resto del campione. La gestione intensiva della pressione arteriosa ha ridotto sostanzialmente il rischio di demenza per tutte le cause del 15 per cento. Nel complesso, sottolineano gli esperti, i risultati suggeriscono che interventi comprovati volti a ridurre la pressione sanguigna potrebbero contribuire a ridurre l’incidenza e l’impatto globali della demenza. Questi dati, concludono gli scienziati, dovrebbero essere adottati a livello capillare per ridurre il carico associato alla demenza e al deterioramento cognitivo.(30Science.com)

30Science.com
Agenzia di stampa quotidiana specializzata su temi di scienza, ambiente, natura, salute, società, mobilità e tecnologia. Ogni giorno produciamo una rassegna stampa delle principali riviste scientifiche internazionali e quattro notiziari tematici: Scienza, Clima & Natura, Salute, Nuova Mobilità e Ricerca Italiana contatti: redazione@30science.com + 39 3492419582