GB non è preparata al peggioramento del climate change

Roma – La Gran Bretagna non è preparata agli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici, come inondazioni e caldo estremo, ha affermato il Comitato per il Cambiamento Climatico (CCC), un ente pubblico indipendente che offre consulenze al governo britannico in materia climatica. Lo scorso anno la Gran Bretagna è stata colpita da diffuse inondazioni che hanno causato disagi alla circolazione e danni alle abitazioni; negli ultimi anni ha dovuto affrontare ondate di calore , siccità e incendi boschivi . Julia King, presidente del Comitato per l’Adattamento del CCC ha affermato: “Negli ultimi due anni abbiamo visto che il Paese non è preparato agli impatti del cambiamento climatico. Sappiamo che il peggio deve ancora arrivare e non siamo pronti – anzi, in molte aree non prevediamo nemmeno di esserlo”. A gennaio, gli scienziati hanno affermato che il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello globale , con il cambiamento climatico che sta spingendo la temperatura del pianeta a livelli mai sperimentati prima dagli esseri umani moderni e rendendo gli eventi meteorologici estremi più frequenti e gravi. Ogni due anni, il comitato per l’adattamento del CCC esamina i progressi del Paese nell’adattamento ai cambiamenti climatici e presenta una relazione al parlamento. L’ultimo rapporto afferma che l’innalzamento del livello del mare causato dai cambiamenti climatici potrebbe aumentare il numero di case a rischio inondazioni dagli attuali 6,3 milioni a 8 milioni entro il 2050. Entro il 2050, i decessi correlati al caldo potrebbero superare quota 10.000 all’anno, rispetto ai circa 3.000 del 2022, quando nel Paese si sono registrate temperature record superiori ai 40 gradi Celsius. Il rapporto afferma inoltre che oltre la metà dei terreni agricoli di migliore qualità dell’Inghilterra è già a rischio alluvioni e che questa percentuale è destinata ad aumentare nel tempo. Il comitato ha raccomandato di stabilire obiettivi più efficaci per l’adattamento climatico e di migliorare il coordinamento tra i governi, per considerare gli impatti del clima su settori quali le infrastrutture e il sistema sanitario statale. (30Science.com)