Valentina Di Paola

In 10 anni è aumentata la propaganda in Cina

(7 Aprile 2025)

Roma – Le notizie mediatiche in Cina potrebbero essere fortemente influenzate dalla propaganda, in modo più marcato negli ultimi dieci anni. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati dell’Università dell’Oregon, dell’Università della California a San Diego e della Princeton University. Il team, guidato da Hannah Waight, Yin Yuan e Brandon Stewart, ha analizzato l’uso della propaganda in Cina, scoprendo che viene utilizzata per trasmettere contenuti ideologici, ma anche per controllare e limitare altri tipi di informazioni, come i disastri naturali e i resoconti sulla salute pubblica. “Nelle giornate particolarmente delicate – afferma Waight – fino al 30 per cento dei contenuti nei principali quotidiani in Cina viene controllato dallo Stato. L’uso della propaganda esclude il giornalismo indipendente e ritarda le informazioni durante eventi di crisi come i terremoti e i primi giorni dell’epidemia Covid-19”. I ricercatori riportano che la propaganda statale è un fenomeno diffuso in Cina, specialmente nella carta stampata. In media, almeno un articolo di prima pagina sui giornali del partito viene direttamente controllato dallo Stato, un numero quattro volte più elevato rispetto allo scorso decennio. I governi autocratici, aggiungono gli esperti, hanno a lungo utilizzato campagne di propaganda per influenzare i media. Gli studiosi hanno utilizzato un nuovo metodo di misurazione innovativo per valutare il livello di propaganda, attraverso un approccio che potrebbe identificare i casi in cui i giornali sono stati costretti a seguire una determinata notizia attraverso passaggi specifici. Nell’ambito dell’indagine, gli autori hanno considerato milioni di articoli pubblicati dal 2012 al 2022, e una serie di documenti trapelati ottenuti dall’organizzazione mediatica non-profit China Digital Times. Queste informazioni contenevano le direttive del Governa su cosa i giornali avrebbero dovuto stampare. I risultati mostrano che la copertura mediatica era più ampia di quanto era stato ipotizzato. Gli scienziati hanno deciso di valutare le informazioni relative ai terremoti, un argomento delicato per il governo cinese, a seguito dell’episodio di Sichuan del 2008. Il gruppo di ricerca ha scoperto che la copertura mediatica dei terremoti è diminuita, e che i notiziari che ne parlano tendono a utilizzare sempre più spesso testi governativi. “I nostri casi di studio – commenta Waight – mostrato che l’uso di script di propaganda non riguarda solo la diffusione di un certo messaggio ideologico. Si tratta anche di limitare il modo in cui i giornali riportano eventi particolarmente sensibili come terremoti e Covid-19”. Il team spera che questi risultati possano contribuire a stimolare progetti simili in altre regioni caratterizzate da governi autocratici. “Ci sono ancora molte domande aperte – concludono gli studiosi – su come i governi autocratici stiano usando campagne di propaganda segrete per influenzare l’ecosistema dei media. Abbiamo bisogno di una migliore comprensione di come la propaganda e la censura governative influenzano le opinioni e le convinzioni dei consumatori di media”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).