Roma – I tagli dell’amministrazione Trump agli aiuti all’estero decimeranno i finanziamenti per la lotta al cambiamento climatico nei paesi più poveri. È quanto emerge da uno studio condotto dall’organizzazione di analisi Carbon Brief, secondo il quale lo scorso anno gli Stati Uniti sono stati all’origine di circa un decimo – 8 dollari su ogni 100 – del complesso degli aiuti dei paesi sviluppati a quelli più poveri per la riduzione delle emissioni di gas serra e per la resilienza contro gli eventi climatici estremi. L’analisi ha rilevato che l’anno scorso sono stati spesi circa 11 miliardi di dollari dagli USA per questo comparto e una cifra analoga sarebbe stata spesa quest’anno, se fossero proseguiti i piani di Joe Biden. La Casa Bianca ha ora invece sospeso gran parte dei finanziamenti all’USAid , l’agenzia governativa per gli aiuti all’estero che fornisce circa un terzo dei finanziamenti statunitensi per il clima, nonché i contributi al Fondo verde per il clima e al Fondo per la risposta alle perdite e ai danni. Trump ha anche ritirato gli USA da una Just Transition Energy Partnership con l’Indonesia, un programma del valore di decine di miliardi di dollari che aveva lo scopo di porre fine all’uso del carbone. I finanziamenti per il clima sono necessari per aiutare i paesi poveri a far fronte agli impatti già evidenti della crisi climatica, come siccità, inondazioni, ondate di calore e tempeste. Il mondo in via di sviluppo sta subendo centinaia di miliardi di dollari di danni come risultato del riscaldamento globale, con effetti che si prevede si intensificheranno ulteriormente.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Tagli Trump a USAid mettono a rischio lotta al climate change nei paesi più poveri
(10 Marzo 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla