Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Spagna, 46 porti a rischio grave per innalzamento dei mari

(31 Marzo 2025)

Roma – In Spagna ben 46 porti sono a rischio a causa dell’innalzamento del livello dei mari e degli eventi meteo estremi legati al cambiamento climatico, e se non si prenderanno adeguati provvedimenti, le conseguenze per queste infrastrutture essenziali potrebbero essere molto serie. È quanto emerge da uno studio guidato dall’ Universidad Politécnica de Madrid e pubblicato su Ocean Modelling. “Entro il 2050 – spiega Nerea Portillo, coautrice dello studio – l’altezza delle onde potrebbe aumentare di fino a 0,2 metri in normali condizioni a lungo termine, e di fino a 1,5 m in eventi estremi”. Una situazione che mette a serio rischio le infrastrutture portuali del Paese e che va affrontato innanzi tutto con metodi predittivi dell’andamento delle onde in grado di permettere una pianificazione responsabile delle difese costiere. “Il problema principale quando si studia come il cambiamento climatico influenzerà i porti e le coste spagnole – aggiunge Portillo – è che i modelli di cui abbiamo bisogno sono molto complessi. Sono costosi dal punto di vista computazionale, finanziario e tecnico. Utilizzando tecniche di intelligenza artificiale, abbiamo cercato di migliorare questi modelli per aumentarne l’efficacia e applicarli ai porti più piccoli, che saranno i più colpiti dai cambiamenti climatici e sono stati finora meno studiati”. Il modello di analisi proposto dai ricercatori ha notevoli vantaggi per le previsioni delle conseguenze dell’innalzamento dei mari sui porti: “Combinando reti neurali artificiali (ANN) – spiegano gli autori – e simulazioni è possibile prevedere le trasformazioni delle onde causate dai cambiamenti climatici, risparmiando una notevole quantità di tempo. Questo approccio consentirà studi sulle dinamiche marine in aree più specifiche e vulnerabili che, fino ad ora, erano impossibili a causa di limitazioni computazionali. Ciò aprirà nuove opportunità per la protezione e l’adattamento di territori che hanno una significativa importanza strategica nei settori ambientale ed economico”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla