Roma – Gli esseri umani e i pappagalli potrebbero utilizzare meccanismi cerebrali simili per la produzione di suoni complessi. Questo curioso parallelismo emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati del New York University Langone Medical Center. Il team, guidato da Zetian Yang e Michael Long, ha esaminato i percorsi neurali dei parrocchetti ondulati, scientificamente noti come Melopsittacus undulatus, individuando una regione cerebrale specializzata che potrebbe svolgere un ruolo nelle loro capacità di riprodurre il suono associato al linguaggio umano.
I risultati suggeriscono che la specie potrebbe rappresentare un buon modello per analizzare il linguaggio e sviluppare logopedie. La comunicazione umana, spiegano gli esperti, è una forma complessa di comunicazione, che richiede un controllo preciso degli organi vocali per la pronuncia di parole. Tuttavia, diverse specie, sebbene con modalità differenti, sono in grado di produrre vocalizzazioni. I parrocchetti, in particolare, sono in grado di emettere una vasta gamma di suoni, imitando anche parole e brevi frasi. I ricercatori hanno esaminato registrazioni neurali di pappagalli e uccelli canterini, per capire in che modo la produzione vocale viene codificata nel cervello.
L’analisi evidenziano che gli uccelli utilizzano regioni diverse del cervello per controllare le vocalizzazioni. Nello specifico, i parrocchetti ondulati sfruttano il nucleo centrale dell’arcopallio anteriore, che si collega alla siringe (l’organo vocale degli uccelli) attraverso il tronco encefalico, consentendo una vasta gamma di vocalizzazioni. Questi risultati, commentano gli autori, permettono nuove intuizioni su come i pappagalli imparano a produrre sequenze sonore più complesse e suggeriscono che la specie potrebbe essere utilizzata come modello per studiare la produzione del linguaggio e i disturbi della comunicazione. (30Science.com)
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- Immagine due Didascalia: I parrocchetti ondulati, una specie altamente sociale, utilizzano vocalizzazioni flessibili per comunicare tra loro. Credito: Christopher Auger-Dominguez
- Didascalia: I parrocchetti ondulati, una specie altamente sociale, utilizzano vocalizzazioni flessibili per comunicare tra loro. Credito: Christopher Auger-Dominguez
- Didascalia: I parrocchetti ondulati, una specie altamente sociale, utilizzano vocalizzazioni flessibili per comunicare tra loro. Credito: Christopher Auger-Dominguez
- Immagine quattro Didascalia: I parrocchetti ondulati, una specie altamente sociale, utilizzano vocalizzazioni flessibili per comunicare tra loro. Credito: Christopher Auger-Dominguez
- Didascalia: I parrocchetti ondulati, una specie altamente sociale, utilizzano vocalizzazioni flessibili per comunicare tra loro. Credito: Christopher Auger-Dominguez