Roma – Vietare l’accesso agli smartphone e ai social media non è sufficiente per promuovere un utilizzo sano della tecnologia tra i più giovani. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, condotto dagli scienziati dell’Institute for Mental Health presso l’Università di Birmingham. Il team, guidato da Victoria Goodyear, ha valutato sfide, prospettive e potenzialità dell’utilizzo degli smartphone e della tecnologia da parte dei bambini. In molti Paesi, spiegano gli esperti, è stato proposto di vietare l’utilizzo degli smartphone per proteggere i più piccoli. Sebbene i momenti senza tecnologia siano importanti per i bambini, gli autori sottolineano la necessità di instaurare un rapporto sano con questi mezzi. “Gli spazi digitali sono praticamente onnipresenti nella nostra quotidianità – afferma Goodyear – per cui serve un piano di approccio mirato per favorire il coinvolgimento sano dei bambini a scuola, a casa e in altri contesti”. I ricercatori sostengono che sarebbe fondamentale adottare un approccio basato sui diritti degli utenti, supportato da una progettazione e un’istruzione adeguate all’età, per proteggere i bambini dai potenziali danni della tecnologia e che permetta loro di sviluppare competenze che li aiutino a partecipare alla società digitale. Le priorità immediate, aggiungono gli autori, prevedono il miglioramento della legislazione per il settore tecnologico sulla base dei diritti dei bambini, e la formazione per le scuole, gli insegnati e i genitori. Questo approccio permetterà ai caregiver di trasmettere informazioni reali e nozioni fondamentali per navigare nel mondo del web. “Queste iniziative pongono sicuramente diverse sfide – concludono gli scienziati – ma a lungo termine saranno più vantaggiose e sostenibili, perché favoriranno la creazione di un ecosistema sicuro in una società digitale. In definitiva, è necessario spostare i dibattiti, le politiche e le pratiche da un focus esclusivo sulla limitazione dell’accesso agli smartphone e ai social media a un’enfasi sulla promozione delle competenze dei bambini per un uso sano della tecnologia”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Non basta vietare lo smartphone per promuoverne un uso sano
(28 Marzo 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).