Valentina Arcovio

Le seppie attraggono le prede grazie al mimetismo

(27 Marzo 2025)

Roma – Scoperta una nuova forma di mimetismo dinamico utilizzata dalle seppie per cacciare. Lo rivela uno studio guidato da Matteo Santon, della Facoltà di Scienze Biologiche dell’Università di Bristol, pubblicato su Science Advances. Secondo i risultati, questi cefalopodi creano strisce scure che si muovono lungo il corpo per camuffare i loro movimenti durante l’avvicinamento alla preda. Le scoperte suggeriscono che questo sistema visivo dinamico inganna la preda, impedendole di rilevare il predatore in avvicinamento. Questo studio apre nuove prospettive sull’evoluzione del mimetismo negli animali in movimento. Le seppie sono note per la loro capacità di cambiare colore e forma, un adattamento cruciale per la sopravvivenza in ambienti marini. Tuttavia, il mimetismo è stato tradizionalmente studiato in contesti statici, mentre il movimento tende a interrompere questo adattamento. Un nuovo studio ha esplorato come le seppie utilizzino il mimetismo dinamico per cacciare. Il gruppo di ricerca ha osservato le seppie a mazza larga mentre cacciavano granchi. Le seppie utilizzano una tecnica unica, creando strisce scure che si muovono lungo la testa e le braccia per mascherare i loro movimenti. Questo comportamento è stato analizzato per comprendere come influenzi la percezione della preda. Le osservazioni hanno mostrato che le strisce dinamiche prodotte dalle seppie ingannano la preda, impedendole di rilevare gli indizi dell’avvicinamento del predatore. Questo sistema visivo dinamico sembra sopraffare il sistema visivo della preda, permettendo alle seppie di cacciare con successo. Le scoperte ampliano la nostra comprensione del mimetismo negli animali in movimento. Le seppie dimostrano una sorprendente varietà di adattamenti per avvicinarsi furtivamente alla preda, sfruttando il loro corpo versatile per creare illusioni visive. Questo studio suggerisce che il movimento dinamico possa essere un elemento chiave nel mimetismo, offrendo nuove prospettive sulla strategia di caccia di questi cefalopodi. Lo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle strategie di caccia delle seppie. Le loro capacità di mimetismo dinamico sono un esempio unico di come gli animali possano adattarsi e ingannare le loro prede in ambienti dinamici. Secondo gli autori, ulteriori ricerche saranno necessarie per comprendere appieno i meccanismi neurali e comportamentali che guidano queste strategie. (30Science.com)

Valentina Arcovio