Valentina Arcovio

Il digiuno intermittente aumenta la libido nei maschi

(31 Marzo 2025)

Roma –  Il digiuno intermittente, strutturato in cicli di 24 ore, aumenta significativamente il desiderio sessuale nei topi maschi, aprendo la strada a nuove opzioni terapeutiche per il trattamento del calo della libido. Lo rivela uno studio condotto da Dan Ehninger, ricercatore principale presso il DZNE – Centro tedesco per le malattie neurodegenerative, in collaborazione con Yu Zhou, della Qingdao University e della University of Health and Rehabilitation Sciences, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism. L’effetto sembra essere correlato alla riduzione dei livelli di serotonina nel cervello, causata da una diminuzione dell’assunzione di triptofano, un amminoacido essenziale che deve essere ottenuto attraverso la dieta. I ricercatori ipotizzano che meccanismi simili possano esistere anche negli esseri umani. I topi maschi sottoposti a un regime di digiuno intermittente, con 24 ore di alimentazione seguite da 24 ore di sola acqua, hanno mostrato un aumento significativo del comportamento sessuale rispetto ai coetanei alimentati liberamente. Questo effetto si è osservato sia nei topi giovani che in quelli anziani, ma richiede una durata minima del trattamento tra sei settimane e sei mesi per manifestarsi. Nei topi a digiuno, i livelli di serotonina nel cervello erano insolitamente bassi. La serotonina è un neurotrasmettitore noto per il suo effetto inibitorio sul comportamento sessuale. La riduzione della serotonina è stata attribuita alla diminuzione dell’assunzione di triptofano, precursore essenziale della serotonina. Questo amminoacido si trova in molti alimenti comuni e non può essere sintetizzato autonomamente né dai topi né dagli esseri umani. La scoperta potrebbe avere rilevanza per gli esseri umani, soprattutto considerando il ruolo della serotonina nella regolazione del desiderio sessuale. Ad esempio, farmaci antidepressivi come gli SSRI, che aumentano i livelli di serotonina, sono noti per ridurre la libido come effetto collaterale. Il digiuno intermittente potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica innovativa per trattare condizioni come il disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, particolarmente diffuso tra gli anziani. Sebbene lo studio abbia fornito risultati promettenti, per i ricercatori sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se effetti simili si verificano negli esseri umani, valutare l’efficacia di altri regimi dietetici o forme di restrizione calorica nel modulare i livelli di serotonina e il desiderio sessuale e approfondire i meccanismi biologici alla base della relazione tra digiuno e comportamento sessuale. Secondo gli scienziati, il digiuno intermittente potrebbe rappresentare una strategia innovativa per affrontare la perdita del desiderio sessuale negli esseri umani. Tuttavia, prima che questa pratica possa essere adottata come terapia clinica, sono necessari studi più approfonditi per confermare i risultati e comprendere meglio i meccanismi coinvolti. (30Science.com)

Valentina Arcovio