Roma – Sviluppare un dispositivo elettronico in grado di effettuare scansioni tridimensionali dalle profondità del corpo, che potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce del cancro. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista Science Robotics, condotto dagli scienziati dell’Università di Leeds, dell’Università di Glasgow e dell’Università di Edimburgo. Il team, guidato da Pietro Valdastri, ha ottenuto per la prima volta delle immagini ecografiche tridimensionali ad alta risoluzione prelevate da una sonda posizionata nell’intestino. I risultati, commentano gli autori, aprono la strada a una trasformazione del trattamento di diverse forme oncologiche, favorendo scansioni non invasive che forniscono dati diagnostici immediati.
Questo approccio, sostengono gli studiosi, permette di rilevare, riconoscere lo stadio e potenzialmente trattare le lesioni in un’unica procedura, riducendo la necessità di effettuare biopsie fisiche. Il gruppo di ricerca ha utilizzato una forma tridimensionale poco conosciuta, l’oloide, che ha conferito al robot medico magnetico un intervallo di movimento precedentemente impossibile, il rollio, essenziale per la navigazione e l’imaging precisi all’interno del corpo. Gli scienziati hanno dotato un endoscopio flessibile magnetico di un piccolo dispositivo di imaging ad alta frequenza per catturare immagini 3D dettagliate dei tessuti interni. “Questa tecnologia – afferma Valdastri – consente l’analisi dei tessuti in situ e la diagnosi del cancro del colon retto, con risultati immediati. Il processo di diagnosi attuale prevede invece il prelievo di un campione di tessuto, che viene analizzato in laboratorio e può richiedere da una a tre settimane”. Il dispositivo di imaging, un array di micro-ultrasuoni da 28 MHz, crea una ricostruzione 3D ad alta risoluzione dell’area che scansiona. Sebbene l’ecografia 3D possa già essere eseguita nei vasi sanguigni e nel retto, questo lavoro apre la possibilità di eseguire scansioni 3D più in profondità nel tratto gastrointestinale. “Combinando la nostra robotica avanzata con l’imaging ecografico medico – aggiunge Nikita Greenidge, altra firma dell’articolo – portiamo questa innovazione un passo avanti rispetto alla colonscopia tradizionale, consentendo ai medici di diagnosticare e curare in un’unica procedura, eliminando l’attesa tra diagnosi e intervento. Il cancro colorettale è una delle principali cause di morte per cancro nel Regno Unito e nel mondo, ma se rilevato precocemente è altamente curabile”. “L’imaging ecografico – conclude Sandy Cochran, dell’Università di Glasgow – è sicuro, poco costoso e può essere utilizzato esattamente dove serve. Il nostro lavoro potrebbe portare a una innovazione profonda nell’endoscopia, facilitando il riconoscimento, la diagnosi e il trattamento delle malattie oncologiche”. (30Science.com)