Valentina Di Paola

Scoperta la proteina che “dirige” le cellule nella retina

(25 Marzo 2025)

Roma – La proteina Dscamb agisce come un “esecutore dell’auto-evitamento” e svolge un ruolo chiave nel mantenere una spaziatura perfetta tra le cellule della retina, promuovendo una visione ottimale. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati dell’Okinawa Institute of Science and Technology (OIST). Il team, guidato da Dongpeng Hu, ha utilizzato un modello animale di pesce zebra per analizzare le cellule della retina e il loro funzionamento. Nei vertebrati, spiegano gli esperti, i fotorecettori, delle cellule specializzate responsabili della visione dei colori, si dispongono in schemi precisi e ottimali, mantenendo una spaziatura perfetta tra coni e bastoncelli. I pesci zebra sono dotati di quattro tipi di fotorecettori conici: cellule coniche rosse, verdi, blu e UV. Il mosaico dei coni si riferisce alla disposizione spaziale altamente organizzata di questi diversi tipi di cellule sulla superficie della retina. In effetti, le unità dello stesso tipo non sono distribuite casualmente, ma mantengono distanze specifiche l’una dall’altra, formando schemi riconoscibili con altri tipi di coni. Dalla fine del XIX secolo, è stato scoperto che nel pesce zebra i quattro tipi di cono sono assemblati per formare un motivo intricato, anche se le molecole che regolano direttamente la formazione di queste strutture non erano ancora note. La molecola di adesione cellulare della sindrome di Down (DSCAM), spiegano gli autori, è una proteina che aiuta le cellule nervose a connettersi correttamente durante lo sviluppo. Identificata nel cromosoma 21 degli esseri umani, questa proteina si manifesta in tre possibili versioni nei pesci zebra, Dscama, DscamL1 e Dscamb, quest’ultima presente nelle cellule fotosensibili dell’occhio. “Abbiamo modificato geneticamente il pesce zebra – riporta Hu – in modo che fosse privo della proteina Dscamb funzionale. Abbiamo scoperto che il modello del mosaico dei coni, in particolare la disposizione dei coni rossi, risultava in effetti interrotta”. I ricercatori hanno utilizzato tecniche di tagging fluorescente per visualizzare dove si trovano le proteine ​​Dscamb all’interno delle cellule, scoprendo che in carenza della molecola, si verifica una disposizione spaziale differente di alcune regioni. “I nostri risultati – conclude Hu – suggeriscono che Dscamb regola specificamente la spaziatura dei coni rossi, mentre il meccanismo per una spaziatura simile tra coni blu sembra essere indipendente dalla molecola. Ciò implica che Dscamb agisca come sensore per riconoscere i coni rossi durante la formazione del mosaico di coni nel pesce zebra”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).